Nessuna pausa, nessuna grazia, nessuno sconto per le Big Tech in Europa. Questa l’ultima affermazione del portavoce della Commissione europea, Thomas Regnier.
L’Ue alza la voce in risposta a una richiesta da parte delle Big Tech per una proroga dell’AI Act, ma Regnier ribadisce la determinazione della Commissione a continuare sulla tabella di marcia preposta.
Nel programma della prima legislazione organica al mondo sulla regolazione della produzione e dell’uso dell’Intelligenza Artificiale (IA) compare l’implementazione ulteriore della normativa e la promessa della completa entrata in vigore nella prima metà del 2026.
Centinaia di aziende tech alzano il pugno
Tra le moltissime aziende tecnologiche che hanno chiesto un rallentamento dell’AI Act per favorire un adeguamento, compaiono grandi nomi come Meta, Alphabet e Siemens. Molte delle Big Tech internazionali e le più piccole aziende europee hanno infatti firmato una lettera esprimendo preoccupazione sull’eventuale impatto economico che la norma europea potrebbe avere. Infatti, un settore in così rapida evoluzione potrebbe essere un deterrente per la crescita e soprattutto per la competizione.
L’AI Act prevede obblighi per tutelare i cittadini che per le aziende in questione diventano abbastanza stringenti, con divieti di applicazione di strumenti biometrici, riconoscimento facciale e social scoring. Nonostante le richieste delle società, l’Ue non retrocede. “Ho visto molte notizie, molte lettere e molte dichiarazioni sull’AI Act”, afferma il portavoce Regnier. “Lasciate che sia il più chiaro possibile: non ci sarà alcuno stop al cronometro. Non ci sarà alcun periodo di grazia. Non ci sarà alcuna pausa”.
L’AI Act dovrebbe quindi per ora continuare sulla strada già tracciata, con una parziale entrata in vigore già dallo scorso anno e una completa applicazione nel 2026. Gli sviluppatori e i produttori di IA presenti in Ue saranno ancora tenuti a registrare ogni loro sistema di IA, rispettare obblighi di gestione e trasparenza e notificare il livello di rischio del proprio modello di IA.
Articolo di T.S.
L’articolo Big Tech e il braccio di ferro con Ue: Bruxelles non cede proviene da Notiziario USPI.