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16/07/2025

Daniela Bianchi - Segretaria Generale FERPI

Dalla Centralità all'Intelligenza Relazionale con 3 parole: Responsabilità, Umanesimo e Guida.

Credo che l’entusiasmo che ha accompagnato l'Assemblea 2025 di FERPI dello scorso 12 luglio a Napoli, e i cui echi ancora non si spengono, sia figlio di una nuova consapevolezza che si respira in Associazione.

Ricordiamo bene il passaggio drammatico che ha dato inizio a questa svolta, la grande responsabilità con la quale un intero gruppo dirigente, le delegazioni, le tante socie e tanti soci, si sono caricati sulle spalle l’enorme responsabilità di rompere uno schema e di ridefinire un profilo associativo che facesse sentire a casa ogni professionista delle Relazioni Pubbliche e della Comunicazione.

Dopo tre anni di intenso lavoro che ci hanno permesso di consolidare le fondamenta, oggi guardiamo al futuro sapendo di dover affrontare sfide inedite e straordinarie opportunità, ma avendo dalla nostra le idee chiare su come farlo.

Nel 2024 avevo messo al centro del nostro incontro tre parole fondamentali: Consapevolezza del nostro ruolo, Contezza del contesto in rapida evoluzione e Centralità come leva strategica.

Parole che, viste dalla prospettiva da cui seguo gli affari generali dell’Associazione, non sono rimaste mere dichiarazioni d'intenti e si sono tradotte in azioni concrete che hanno rafforzato la nostra Federazione e che raccontano una storia di crescita e consolidamento.

La rivoluzione del sistema formativo FERPI, ad esempio, ha dimostrato la nostra capacità di adattarci alle esigenze reali dei professionisti. A partire dalla revisione del sistema crediti formativi alla realizzazione della piattaforma digitale per i corsi CASP e la programmazione di fruibili in modalità asincrona, in fase di implementazione, che trasformeranno l'apprendimento da obbligo burocratico a vera "cassetta degli attrezzi" professionale. Fino alla creazione di un vero e proprio ecosistema formativo che valorizza le competenze interne e promuove la condivisione di conoscenze grazie alla collaborazione dei membri CASP e delle socie e dei soci esperti che si sono resi disponibili. Il tutto come risposta concreta alla necessità di aggiornamento continuo che caratterizza la nostra professione.

Le partnership nazionali a cui abbiamo lavorato, hanno consolidato il posizionamento di FERPI come interlocutore autorevole sui temi cruciali del nostro tempo: comunicazione responsabile, intelligenza artificiale, sostenibilità, lobbying regolamentato. I patrocini e gli eventi istituzionali hanno generato una presenza significativa, dimostrando la nostra capacità di essere thought leader riconosciuti.

Le commissioni e le deleghe specifiche, del FerpiLab, di Ferpi Servizi, hanno creato una struttura organizzativa più efficace e specializzata, capace di rispondere alle diverse esigenze del panorama professionale contemporaneo. Il  ruolo della CAV a presidio di una condivisione di valori e di intenti.

Così come il riposizionamento nei programmi internazionali di Global Alliance e la proposta di Venezia come hub europeo per i temi di etica e AI nella comunicazione rappresentano un’opportunità straordinarie, per il contributo italiano alla tassonomia disciplinare globale che può fare la differenza nel definire gli standard futuri della professione.

Infine il lavoro sulle Riforme, che si sta muovendo su più direttrici, la ridefinizione del modello, il ruolo dei territori e la semplificazione degli strumenti regolamentari.

Tutto sintomo di una energia che scorre trasversale, e che va canalizzata non per irrigidirne il corso ma per valorizzarne il contenuto e la sostanza che rendono concrete le linee di indirizzo generale del CDN e degli altri Organismi.

Non è un caso che da questa Assemblea torniamo a casa con due documenti importanti, il Codice di Autoregolamentazione e le 10 Parole della Comunicazione, da cui ripartire.

Ma oggi ci troviamo di fronte a un cambiamento che non è più solo annunciato, ed è pienamente in atto. L'intelligenza artificiale generativa, la disinformazione strategica, la complessità crescente dei contesti in cui operiamo richiedono risposte nuove, che dobbiamo cercare insieme.

Non basta più chiederci se siamo centrali, dobbiamo capire come esercitiamo questa centralità in un mondo dominato dall'interazione tra intelligenza umana e artificiale. La nostra professione si trova a un bivio, possiamo subire passivamente questi cambiamenti o guidarli attivamente.

Dobbiamo presidiare le trasformazioni in corso, dalla robotica sociale alla comunicazione di sostenibilità, sviluppando metodologie innovative di misurazione dell'impatto comunicativo. L'integrazione delle PR nella strategia organizzativa complessiva è il nostro obiettivo finale.

E così, se Consapevolezza, Contezza e Centralità sono state le parole del presente 2024, le sfide prossime ce ne impongono di nuove che non le sostituiscono ma le proiettano nel futuro: Responsabilità, Umanesimo e Guida.

Per affrontare l’ultimo miglio di questo mandato dobbiamo provare ad evolvere i concetti che ci hanno guidato finora, introducendo tre nuove parole chiave che integrano le precedenti e le proiettano nel futuro:

Responsabilità

Di fronte all'IA generativa e alla disinformazione strategica, la nostra prima responsabilità è diventare garanti di una comunicazione etica e verificata. FERPI deve essere il baluardo contro la manipolazione, promuovendo un uso trasparente e responsabile delle nuove tecnologie. Iniziative come il Venice Pledge ci stanno già posizionando come leader nell'definizione di standard etici globali.

Umanesimo o meglio Intelligenza Relazionale

In un mondo che rischia di essere dominato dagli algoritmi, il nostro valore aggiunto risiede in ciò che la macchina non può replicare: l'empatia, il pensiero critico, la creatività strategica, la capacità di costruire relazioni autentiche. Dobbiamo smettere di pensare alla tecnologia come a un sostituto e iniziare a vederla come un amplificatore delle nostre capacità unicamente umane. Il nostro non è un lavoro tecnico, è un lavoro umanistico.

Guida

Il nostro ruolo non è più solo quello di comunicare decisioni prese da altri. Dobbiamo essere architetti delle strategie. FERPI deve formare e promuovere una nuova generazione di comunicatori che non siano solo esecutori, ma leader in grado di guidare le organizzazioni attraverso la complessità.

La responsabilità verso le generazioni future della professione non è solo un dovere morale, ma un imperativo strategico. Dobbiamo costruire un ecosistema professionale resiliente e innovativo, capace di adattarsi ai cambiamenti senza perdere la propria identità.

Il futuro che immaginiamo per FERPI si articola su tre pilastri strategici.

Convergenza: Superiamo la frammentazione disciplinare verso un dialogo integrato tra comunicazione d'impresa, istituzionale e sociale. Creiamo sinergie tra settore pubblico e privato per affrontare le sfide sistemiche, valorizzando l'expertise FERPI nei processi decisionali complessi.

Competenza Etica: Ridefinizione delle relazioni pubbliche da gestione dell'immagine a costruzione di relazioni autentiche e durature. Anticipiamo le sfide dell'AI assumendo la leadership nel definire standard etici globali e presidiamo la comunicazione responsabile nei settori regolamentati.

Capacità Generativa: Trasformiamo l'impatto valoriale della professione, non solo conservando ma innovando. Sviluppiamo nuovi paradigmi professionali per rispondere alla complessità contemporanea e formiamo la "classe dirigente dei comunicatori di domani".

La sfida implicita è passare dalla ridefinizione semantica del ruolo alla trasformazione del potere, passando da sostantivo a verbo. FERPI deve diventare il catalizzatore delle "tante possibilità e potenzialità" della base associativa, trasformando la diversità in ricchezza, le competenze individuali in patrimonio collettivo, le sfide in opportunità di crescita, e che si assume una responsabilità concreta verso le generazioni future della professione.

Tempo fa, un grande musicista che ha raccontato la città che ci ha accolti, Napoli, come nessun altro, disse, "è importante la canzone, non il singolo musicista o il suo strumento".

E ogni singolo passo e sguardo di questa due giorni, grazie anche alla cura certosina dell’accoglienza con cui la Delegazione Campania ci ha abbracciati, ci ha mostrato una città che è stata in grado di andare oltre le singolarità dei monumenti, delle vie, del mare. Elementi che non hanno perso la loro storia singola, ma che nel loro insieme consentono di immergersi e vivere una generosa testimonianza di complessità.

Un richiamo implicito al rinnovato impegno di tutti, alla partecipazione attiva e alla voglia di essere protagonisti di questa trasformazione che ogni socia e socio quotidianamente testimoniano, perché il futuro della professione non è qualcosa che ci accade, ma è qualcosa che costruiamo.

Dalla Centralità all'Intelligenza Relazionale con 3 parole: Responsabilità, Umanesimo e Guida. Questa è la sfida che ci attende.

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