Un comunicato e un appello della Presidenza di Caritas Italiana.
Le immagini che arrivano nelle ultime ore da Gaza, dove è stata colpita la parrocchia della Sacra Famiglia e si piangono nuove vittime innocenti, si aggiungono a quelle delle violenze, delle distruzioni degli ultimi mesi e anni, in Terra Santa come altrove.
In comunione con papa Leone XIV, Caritas Italiana fa proprio l’appello per “un immediato cessate il fuoco”. La speranza che ciò avvenga non esime dal pronunciare parole chiare non solo contro la guerra ma anche contro ciò che la alimenta.
Quello che accade a Gaza “non è guerra, è crudeltà”, disse papa Francesco in occasione del suo ultimo discorso alla Curia romana. È il volto brutale di un conflitto che non risparmia i più fragili e che calpesta il Diritto internazionale.
Caritas Italiana chiede con forza alla Comunità internazionale di condannare ogni forma di terrorismo e ogni uso illegittimo delle armi contro i civili innocenti. Auspica anche che la Comunità internazionale recuperi il suo ruolo di garante della pace e del bene comune, dando forza ed efficacia alle Organizzazioni multilaterali.
Da subito si sospenda la vendita di armi che alimentano i conflitti.
Per costruire la pace sono necessarie scelte e istituzioni di pace. E per sostenere la vita in tutte le sue forme vanno bandite le armi che uccidono innocenti.
Caritas Italiana esprime la sua solidarietà a tutte le comunità coinvolte in questa guerra – come in tutte le altre guerre – ed è particolarmente vicina, in questo momento, a padre Gabriel Romanelli e alla sua piccola comunità cristiana che continua ad annunciare, pur nella distruzione, la “buona notizia”.
Aggiornato il 17 Luglio 2025
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