Ieri sera ho vissuto una delle serate più emozionanti della mia vita: un concerto sotto le stelle, nell’anfiteatro del Parco Archeologico di Pompei. Sì, proprio lì, tra le antiche pietre dove un tempo, prima dell’eruzione del 79 d.C., si esibivano gladiatori e imperatori romani.
Questa volta però, sul palco, c’era lui: Jimmy Sax, il sassofonista più famoso al mondo, che ha scelto proprio Pompei per inaugurare il suo tour estivo italiano. E non da solo: ad accompagnarlo, la straordinaria Symphonic Dance Orchestra diretta dal maestro Vincenzo Sorrentino.
Un’esperienza da pelle d’oca tra storia e musica sotto le stelle!
L’atmosfera magica dell’Anfiteatro degli Scavi
Entrare nell’Anfiteatro al calar del sole è stato come fare un salto indietro nel tempo. Il cielo si è tinto di rosa, la pietra antica rifletteva la luce del tramonto e l’aria era piena di attesa. Poi le luci si sono abbassate, la luna piena ha fatto capolino tra le rovine, e la musica ha iniziato a risuonare tra gli archi romani.
Jimmy Sax ha incantato tutti con le sue celebri hit come “No Man No Cry” e “Time”, ma anche con i brani del suo ultimo album “Million Miles”. Un’energia pazzesca, un mix di ritmo elettronico e romanticismo orchestrale che mi ha fatto venire i brividi. Ballavo, ridevo, mi emozionavo.
Pompei al chiaro di luna: un viaggio tra note e rovine
Questa serata fa parte della rassegna “Beats of Pompeii”, un progetto culturale che ha riportato la musica tra le antiche rovine di Pompei. L’idea è semplice e potente: fondere arte, archeologia e musica in un’esperienza unica e irripetibile.
Quando ho letto che qui, nel 1971, suonarono anche i Pink Floyd, ho capito che non si trattava di un semplice concerto. Pompei è un luogo che parla. E quando lo fa attraverso la musica, riesce davvero a toccarti il cuore.
Un’estate tra cultura e musica: concerti serali a Pompei
La rassegna “Pompei è Musica” va avanti fino al 5 agosto, con un cartellone ricchissimo che include artisti come Andrea Bocelli, Nick Cave, Jean-Michel Jarre, Ben Harper, Gianna Nannini, Antonello Venditti e tanti altri.
Sono 14 appuntamenti dal vivo che trasformano l’anfiteatro in un palcoscenico sotto le stelle, aperto al mondo e alla bellezza. Una vera occasione per unire turismo, cultura e passione per la musica in un contesto che non ha eguali.
Perché vedere un concerto a Pompei è diverso da tutto il resto
Non è solo per la musica, anche se Jimmy Sax ha dato il meglio di sé. È per l’atmosfera sospesa, per quel senso di meraviglia che ti prende quando ti rendi conto di essere seduta su gradinate millenarie, circondata da storia e bellezza, con il cuore che batte al ritmo di un sax.
Se amate i viaggi che lasciano il segno e gli eventi che mescolano emozione, arte e paesaggi unici, segnatevi Pompei d’estate. È un’esperienza che vi resta dentro. Io ci tornerò, sicuramente.