Comunicato stampa
18 luglio 2025
Oggi, presso il Tribunale di Avezzano (AQ), l’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) è stata ufficialmente ammessa come parte civile nel procedimento penale per l’uccisione dell’orsa Amarena, simbolo del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, brutalmente abbattuta a fucilate nell’agosto 2023.
Nell’udienza di oggi OIPA Italia è stata difesa con il patrocinio dell’ Avv. Francesco Paolo Fornario del foro di Roma, che ha sostenuto le ragioni della costituzione, mentre il giudice ha riconosciuto la legittimità dell’OIPA a partecipare attivamente al processo anche per il suo ruolo operativo nella tutela degli animali, inclusa la fauna selvatica, e la costante presenza su tutto il territorio nazionale ivi compresa la regione Abruzzo.
Fin da subito, l’OIPA aveva infatti preso parte a questa battaglia di civiltà, depositando denuncia per uccisione di animali – per il tramite dell’Avv. Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio Legale e portavoce del Presidente – con l’obiettivo di costituirsi parte civile e rappresentare Amarena e i suoi cuccioli. All’esito delle indagini preliminari è emerso che l’orsa, al momento dello sparo, non rappresentava alcun pericolo.
“OIPA Italia, come sempre, è in prima linea per la tutela di chi non ha voce. Abbiamo voluto essere parte di questo processo per rappresentare non solo Amarena e i suoi cuccioli, ma anche il sentimento diffuso di empatia e giustizia che la collettività prova verso gli animali”, dichiara l’Avv. Taccani.
L’OIPA continuerà a battersi affinché siano rispettate e fatte valere le norme a tutela della fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello Stato riconosciuto anche dalla Costituzione, perché tragedie come quella di Amarena non si ripetano mai più.
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