Quando i volontari dell’OIPA di Latina l’hanno soccorsa pensavano fosse un maschio, ma non appena ricoverata, hanno scoperto che era femmina. Da anni le portavano cibo nei pressi di una colonia da loro accudita, ma non avrebbero mai pensato di ritrovare questa dolcissima micia randagia nelle condizioni in cui l’hanno recuperata.
Scomparsa per tre giorni, è tornata all’ “appuntamento pappa” in stato di estrema sofferenza. In gravissime condizioni, con il musetto completamente strappato e sanguinante, senza più il naso e parte dei denti, la micia miagolava disperatamente chiedendo aiuto.
Gli Angeli blu l’hanno voluta chiamare Kibo, In giapponese significa speranza, la ferma convinzione che qualcosa di buono accadrà nel futuro.
Come suggerisce il nome, noi vogliamo essere fiduciosi, e il futuro di Kibo ce lo vogliamo immaginare migliore del suo passato. Sì, perchè quello di Kibo è stato
un passato sicuramente difficile, fatto di trascuratezza e incuria, come accade per tanti “gatti di nessuno” lasciati liberi di vagare per la strada senza la minima considerazione, tant’è che si è scoperto che non è neanche sterilizzata.
Comparsa nei pressi di una colonia felina, non appena l’hanno vista, i volontari dell’OIPA di Latina non hanno potuto fare a meno di sfamarla e prendersene cura insieme a tutti gli altri mici.
Tuttora ricoverata, Kibo purtroppo sta soffrendo, e dovrà rimanere in clinica fino a che la ferita non si sarà rimarginata. Nel frattempo, per capire come aiutarla, gli Angeli blu l’hanno sottoposta a una serie di esami specialistici.
Dalla tipologia della lesione riportata il sospetto dei veterinari è che sia stata aggredita da un cane, ma per escludere che si tratti di un possibile tumore. Kibo è stata portata ad una visita oncologica, e ora si attende il referto dell’esame istologico.
Aiuta anche tu Kibo, basta un piccolo contributo economico da parte di ognuno di noi: tutto il ricavato della raccolta fondi sarà impiegato à per sostenere le ingenti spese dei farmaci, del ricovero in clinica, delle visite specialistiche, e delle analisi a cui è stata sottoposta.
Una volta ritornata in salute, Kibo, che si è rivelata essere una gatta molto affettuosa, avrà bisogno di trovare una famiglia capace di accoglierla e amarla nonostante il suo musetto, che purtroppo rimarrà segnato dalle cicatrici.