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LUN-VEN
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Con lo zucchero in bocca
Mostra collettiva con Gianfranco Baruchello, Binta Diaw, Gina Fischli, Pauline Julier, Oz Oderbolz, Sergio Rojas Chaves, Virginie Sistek, Milva Stutz
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Tariffa: 5€ per persona
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Archeologia, Conferenza, Via Liguria 20, Roma
11.09.2025 H09:00-19:00
12.09.2025 H09:00-14:00
Dates
11.09.2025
12.09.2025
Location
Via Liguria 20, Roma
Category
Archeologia, Conferenza
Information
11.09.2025 H09:00-19:00
12.09.2025 H09:00-14:00
Christian Sarcophagi: Iconography, Textual Sources, and Models
Registrazione qui per partecipare l’11.09.2025
Registrazione qui per partecipare il 12.09.2025
Conferenza organizzata da Università di Berna e Università Johann Gutenberg con il supporto di FNS.
L’evento si terrà in inglese e italiano.
I sarcofagi paleocristiani conservano alcune delle più antiche rappresentazioni dell’arte cristiana e documentano in modo impressionante i processi di trasformazione dall’immaginario pagano a quello cristiano, così come l’emergere e lo sviluppo di nuovi temi iconografici destinati a un nuovo pubblico di riferimento. Riflettono così il rapporto dinamico con la società che li ha prodotti e utilizzati, così come le sue concezioni dell’aldilà e le sue speranze.
Nonostante il loro enorme potenziale, l’ultimo grande convegno dedicato ai sarcofagi paleocristiani si è tenuto un quarto di secolo fa, nel 1999. La base per una nuova discussione sull’argomento è costituita dalla serie del Repertorio dei sarcofagi cristiano-antichi, completata nel 2018, che consente oggi di confrontare e discutere gli oggetti sotto il profilo tipologico, stilistico, iconografico e storico-culturale. Alla buona documentazione del materiale si contrappone però il fatto che rimane un grande numero di domande ancora senza risposta riguardo ai sarcofagi paleocristiani.
La conferenza si propone di contribuire a colmare questa lacuna nella ricerca, concentrandosi in dettaglio su un ambito specifico all’interno degli studi sui sarcofagi. L’enorme ricchezza di soggetti figurativi nei sarcofagi paleocristiani invita a uno studio approfondito e, possibilmente, a una nuova valutazione del materiale. L’evento è dunque dedicato all’iconografia dei sarcofagi paleocristiani e proto-bizantini provenienti da diverse aree dell’Impero Romano, dando rilievo anche a questioni di stile, provenienza, datazione e contestualizzazione storico-culturale. Particolare attenzione sarà rivolta inoltre alla relazione tra le raffigurazioni, le fonti testuali e i modelli iconografici. Ci si propone di mettere in discussione e aggiornare l’ormai superato consenso della ricerca tradizionale sui sarcofagi paleocristiani.
Jutta Dresken-Weiland ha conseguito il dottorato nel 1990 a Bonn. Dal 1990 al 1996 ha lavorato presso l’Istituto Archeologico Germanico di Roma. Ha ricevuto la borsa di studio per viaggi di ricerca dell’Istituto Archeologico Germanico nel 1991/1992. Nel 2002 ha ottenuto l’abilitazione a Göttingen e, dal 2009, è professoressa straordinaria di Archeologia Cristiana e Storia dell’Arte Bizantina presso la stessa università. Dal 2002 è membro del comitato editoriale della rivista Antiquité tardive (Parigi). Dal 2022 è Honorary Fellow presso il DFG Centre for Advanced Studies Beyond Canon. Heterotopias of Religious Authority in Ancient Christianity. È autrice di numerose pubblicazioni sull’arte paleocristiana in tutte le sue forme, con particolare attenzione all’iconografia e all’epigrafia.
Manuela Studer-Karlen è professoressa del Fondo Nazionale Svizzero (FNS) presso l’Università di Berna. La sua ricerca è stata sostenuta, tra gli altri, da borse di studio di Dumbarton Oaks (Washington D.C.), del FNS e della Fondazione Alexander S. Onassis. Il suo primo libro, pubblicato nel 2012, ha analizzato le raffigurazioni dei defunti sui sarcofagi paleocristiani. Per la sua tesi di abilitazione sul tema Christus Anapeson, pubblicata nel 2022, ha ricevuto nel 2017 il Premio Franz Joseph II del Liechtenstein (Università di Friburgo). I suoi principali ambiti di ricerca comprendono la storia dei processi visivo-culturali nell’antichità tardiva, le interazioni tra testo, immagine e spazio nelle chiese bizantine, e l’arte medievale georgiana. Dal 1° ottobre 2025 inizierà il suo incarico come professoressa di Arte Bizantina presso l’Università di Vienna.
Vasiliki Tsamakda è professoressa di Archeologia Cristiana e Storia dell’Arte Bizantina presso l’Università Johannes Gutenberg di Magonza. Nel 2001 ha conseguito il dottorato presso l’Università di Heidelberg con una tesi dedicata alla Chronik illustrata di Giovanni Scilitze (XII secolo), conservata a Madrid. La sua tesi di abilitazione, pubblicata nel 2012 dall’Accademia Austriaca delle Scienze, è incentrata su due botteghe pittoriche cretesi del XIV secolo. I suoi ambiti di ricerca includono, oltre alla miniatura e all’arte monumentale bizantina, anche la pittura delle catacombe e l’epigrafia bizantina. Vasiliki Tsamakda è membro di numerosi comitati scientifici internazionali e le sue ricerche sono state finanziate, tra gli altri, dalla Deutsche Forschungsgemeinschaft (DFG), dalla Fondazione Alexander von Humboldt e dalla Leibniz-Gemeinschaft.
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Courtesy Musée Départemental Arles Antique
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Meret Madörin, 2013. Cabaret Club in Zurich.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Tobias Siebrecht, ca. 2005. Dachkantine Club in Zürich.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Peter MacTaggart, 1986. Psychorama party at Linde in Kirchlindach.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Bruno Bänziger, 1983. Yello live at Roxy Club in New York City.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Marco Cirillo, around 1988. The Club in Oerlikon.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Tobias Siebrecht, circa 2010. Zukunft Club in Zurich.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Peter MacTaggart, 1985. Psychorama party at Linde in Kirchlindach.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Photographer unknown, ca. 2013. Reitschule in Bern.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Peter MacTaggart, 1987. Psychorama party in Münchenbuchsee.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Jules Spinatsch, around 1995. PPP Protest Party Portraits.
Photographic campaign documenting Swiss techno and club culture from the 1980s to the 2000s. Realised in collaboration with ClubCultureCH. Unknown photographer, 1983. Flamingo Club in Zürich.