Spighe Verdi 2025: crescono i Comuni “virtuosi” in 15 Regioni |

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Sono 90, le comunità rurali italiane che hanno ottenuto la certificazione di sostenibilità e cura del territorio della  FEE Italia, con 17 nuovi ingressi. La Regione più “virtuosa”, il Piemonte. Il turismo è una macro-area di valutazione per l’assegnazione dei punteggi  

Si è svolta giovedì 24 luglio 2025, nella Sala Convegni del Centro Nazionale delle Ricerche, a Roma la cerimonia di consegna delle certificazioni di sostenibilità ambientale per il programma “Spighe Verdi” – giunto alla decima edizione – della Fondazione per l’Educazione Ambientale Italia (FEE Italia-Foundation for Environmental Education), insieme a Confagricoltura.

FEE è un’organizzazione non-governativa e no-profit, con sede in Danimarca (a Copenaghen), riconosciuta dall’UNESCO quale leader mondiale dell’educazione ambientale e dello sviluppo sostenibile, partner delle due Agenzie delle Nazioni Unite: il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite – UNEP e l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite – UNWTO, e presente in 83 Stati nei cinque Continenti. FEE Italia è nata nel 1987 e gestisce, insieme a Spighe Verdi, i programmi: Bandiera Blu, Eco-SchoolsGreen Key, Young Reporters for the Environment e Learning about Forests.

Sono 90, i Comuni che hanno ottenuto l’ambito riconoscimento di prestigio internazionale, quest’anno, in 15 Regioni italiane, su 96 candidature: 15 in più rispetto alla precedente edizione, con ben 17 nuovi ingressi.

Spighe Verdi 2025

La Regione Piemonte è capofila, con ben 18 “Spighe Verdi”: Alba (CN), Bra (CN), Canelli (AT), Centallo (CN), Castiglione Falletto (CN), Cherasco (CN), Gamalero (AL), Gavi (AL), Guarene (CN), Monforte d’Alba (CN), Pralormo (TO), Santo Stefano Belbo  (CN) e Volpedo (AL) e i nuovi ingressi:  Acqui Terme (AL), Carignano (TO), Chiusa di Pesio (CN), Narzole (CN), Poirino (TO).

Segue la Calabria, la Calabria, con 10 Comuni: Belcastro (CZ), Crosia (CS), Miglierina (CZ), Montegiordano (CS), Roseto Capo Spulico (CS), Santa Maria del Cedro (CS) e Trebisacce (CS) e i nuovi ingressi: Cariati (CS), Sella Marina (CZ) e Villapiana (CS).

Al terzo posto, le Marche, con 9 località: Esanatoglia (MC), Grottammare (AP), Matelica (MC), Mondolfo (PU), Montecassiano (MC), Montelupone (MC), Numana (AN), Senigallia (AN) e Sirolo (AN).

Pari merito in quarta posizione, con 8 riconoscimenti:

la Toscana: Bibbona (LI), Castellina in Chianti (SI), Castiglione della Pescaia (GR), Castagneto Carducci (LI), Gambassi Terme (FI), Grosseto (GR), Massa Marittima (GR) e Orbetello (GR);

l’Umbria: Deruta (PG), Montecastrilli (TR), Montefalco (PG), Norcia (PG), Scheggino (PG), Todi (PG), Trevi (PG) e nuovo ingresso Gubbio (PG);

la Puglia: Andria (BT), Bisceglie (BT), Castellaneta (TA), Carovigno (BR), Maruggio (TA), Nardò (LE), Ostuni (BR), Troia (FG).

La Campania ottiene 7 “Spighe Verdi”: Agropoli (SA), Ascea (SA), Capaccio-Paestum (SA), Foiano di Val Fortore (BN), Massa Lubrense (NA), Positano (SA) e nuovo ingresso Monteforte Cilento (SA).

Il Lazio ha 5 Comuni con la “certificazione di sostenibilità”: Canale Monterano (RM), Gaeta (LT), Rivodutri (RI), Sabaudia (LT) e nuovo ingresso San Felice Circeo (LT).

La Liguria si aggiudica 4 “Spighe Verdi”: Lavagna (GE), Sanremo (IM) e nuovi ingressi Andora (SV) e Borgio Verezzi (SV).

Hanno 3 località certificate:

l’Abruzzo ha Gioia dei Marsi (AQ), Tortoreto (TE) e nuovo ingresso San Salvo (CH);

e la Sicilia: Ragusa (RG) e i nuovi ingressi Modica (RG) e Vittoria RG).

Hanno ciascuna 2 località “Spighe Verdi”:

la Lombardia: Ome (BS) e Sant’Alessio con Vialone (PV);

il Veneto: Montagnana (PD) e Porto Tolle (RV);

la Basilicata: Nova Siri (MT) e nuovo ingresso Pisticci (MT).

Parma resta la regina delle “Spighe Verdi” in Emilia-Romagna.

Il Presidente di FEE Italia, Claudio Mazza, nel suo intervento alla cerimonia di assegnazione, ha dichiarato: «Cresce in modo significativo la partecipazione dei Comuni al programma e che ottengono le Spighe Verdi scegliendo di intraprendere con noi questo percorso di sviluppo sostenibile che abbraccia diversi ambiti e coinvolge tutta la comunità rurale. Non è un premio, ma un processo continuo, articolato e migliorativo, dinamico e progressivo, volontario, di valorizzazione del nostro ricco patrimonio ambientale e paesaggistico, delle risorse naturali e culturali, del Made in Italy, anche in un’ottica di occupazione e con un forte impatto positivo sul turismo, in termini di crescita economica e di diversificazione e ottimizzazione dell’offerta turistica. È un percorso volontario, rigoroso e trasparente – ha continuato il Presidente –, che richiede impegno costante, visione amministrativa e capacità di coinvolgimento del tessuto sociale e produttivo del territorio. Ed è uno strumento di armonizzazione dei flussi turistici sul territorio nazionale, per mitigare la pressione nelle grandi città incontrando la richiesta, sempre maggiore, di un turismo sostenibile e green».

Il Ministero del Turismo è partner di FEE Italia per il programma “Spighe Verdi” e nella Commissione di valutazione delle candidature, insieme al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, l’ISPRA-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche e i Carabinieri, oltre a Confagricoltura.

Il Ministro del Turismo, Sen. Daniela Garnero Santanché, ha commentato così le assegnazioni 2025: «Il riconoscimento delle Spighe Verdi a 90 Comuni rappresenta un passo significativo verso un turismo più sostenibile e diversificato, in grado di valorizzare le aree interne della Nazione. Come Ministero del Turismo, siamo orgogliosi di essere partner di questa iniziativa, che non solo promuove il Made in Italy, ma incoraggia anche pratiche agricole virtuose e una gestione attenta del territorio. Questo programma testimonia l’importanza della sostenibilità, nella sua triplice dimensione economica, umana e ambientale, che deve guidare il nostro sviluppo turistico, arricchendo l’offerta e attirando visitatori in cerca di esperienze autentiche e rispettose dell’ambiente».

Come ha ricordato il Presidente di FEE Italia, Claudio Mazza, nel suo intervento introduttivo, il programma “Spighe Verdi” è nato ufficialmente nel 2015 in collaborazione tra FEE Italia e Confagricoltura, da uno studio condotto da FEE International sulla crescita del turismo nelle aree rurali, un segmento già allora importante nell’economia del turismo di altri Paesi europei, come Francia e Spagna, e di forte potenziale in Italia.

L’obiettivo del programma “Spighe Verdi” è nato di accompagnare le comunità rurali, delle aree interne e montane, in percorsi di sviluppo sostenibile, nelle tre dimensioni indicate nell’Agenda 2030 dell’ONU – ambientale, sociale ed economica – e di miglioramento della qualità della vita dei cittadini, attivando “buone pratiche”, di valorizzazione del patrimonio naturale, paesaggistico, ambientale, culturale, artigianale e imprenditoriale, turistico, con il ruolo centrale dell’agricoltura.

Al tavolo della cerimonia di conferimento dei riconoscimenti di FEE Italia, insieme al Presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, anche la Responsabile del Coordinamento Field di ISNART, Antonella Fiorelli, che ha presentato alcuni dati aggiornati sul turismo in Italia, con un focus su turismo all’aria aperta. Il turismo green in Italia pesa il 36%. I motivi per cui i turisti stranieri scelgono il Bel Paese sono, nell’ordine: cultura, natura e bellezze paesaggistiche, relax e benessere, enogastronomia tipica.

I criteri di assegnazione

Sono 67 in 16 macro-aree, gli indicatori utilizzati per assegnare il punteggio di “sostenibilità virtuosa”: tra questi, l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata, la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggi, la cura dell’arredo urbano, la qualità dell’aria, dell’acqua e dell’offerta turistica e l’accessibilità per tutti. In particolare, per la sezione Turismo, sono presi in considerazione, tra l’altro: la diversità dell’offerta turistica, la pressione dei flussi, l’utilizzo dei prodotti tipici locali da parte delle strutture ricettive e ristorative, la presenza di aree attrezzate e di certificazioni energetiche.

Qui la mappa delle Spighe Verdi 2025.

(eb)

Recapiti
Emanuela Bambara