ORDINANZA PRESIDENZIALE DONAL J. TRUMP 2 APRILE 2025: A seguito dell’ordinanza presidenziale (Executive Order) del 2 aprile 2025, le calzature esportate negli Stati Uniti originarie della UE, a partire dal 5 aprile 2025 saranno soggette ad dazio aggiuntivo pari al 10% ad valorem e, a partire dal 9 aprile 2025, ad un ulteriore dazio aggiuntivo ad hoc pari al 10% ad valorem.
L’incremento daziario complessivo a partire dal 9 aprile è dunque pari al 20% ad valorem (vedi allegato I citato nell’ordinanza presidenziale).
A titolo esemplificativo, l’interpretazione – avvalorata da Confindustria, ma tuttora in fase di verifica visti i margini di incertezza che l’ordinanza non ha ancora dissipato – è che per calzature in precedenza gravate da un dazio del 8,5% ad valorem ( calzature da passeggio uomo con tomaio in pelle: NC 6403996075) a partire dal 9 aprile si applicherà un dazio del 28,5%.
Per approfondimenti vedi Ordinanza Presidenziale “EXECUTIVE ORDER TRUMP 20250402” e relativo allegato “ANNEX I“.
AGGIORNAMENTO DEL 10 APRILE 2025: il Presidente Trump ha annunciato la sospensione di 90 giorni dei “dazi reciproci” verso i Paesi elencati nell’Allegato I, ad eccezione della Repubblica Popolare Cinese (verso cui il dazio ad valorem aggiuntivo è aumentato al 125%).
Per gli altri Paesi (tra cui l’UE) resterebbero in vigore i dazi aggiuntivi ad valorem del 10% verso tutti i prodotti, ad eccezione dei prodotti elencati nell’Allegato II dell’Executive Order 14257, come riportato nell’atto presidenziale del 9 aprile: “Effective at 12:01 a.m. eastern daylight time on April 10, 2025, and until 12:01 a.m. eastern daylight time on July 9, 2025, all articles imported into the customs territory of the United States from the trading partners enumerated in Annex I to Executive Order 14257 shall be, consistent with law, subject to an additional ad valorem rate of duty of 10 percent, subject to all applicable exceptions set forth in Executive Order 14257.”
Ti informiamo, inoltre, che è stata aggiornata la banca dati Access2Markets della Commissione Europea, dove compare ora una nuova classificazione “RCD- Reciprocal custom duties rate” con riferimento alle esportazioni verso gli Stati Uniti: https://trade.ec.europa.eu/access-to-markets/it/home. Ricordiamo che il dazio RCD è aggiuntivo al dazio MFN.
Come anticipato, l’evoluzione del dossier è estremamente incerta e volatile. Seguiranno aggiornamenti.
WEBINAR DI APPROFONDIMENTO: Assocalzaturifici ha organizzato un webinar di approfondimento il giorno 16 aprile con esperti doganali e di questioni fiscali internazionali per cercare di orientare le imprese associate sotto il profilo strategico e della pianificazione della filiera produttiva. Per visualizzare in dettaglio gli argomenti trattati Clicca QUI. Per rivedere il webinar Clicca QUI (contenuto riservato agli associati).
AGGIORNAMENTO DEL 27 LUGLIO 2025
Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno raggiunto un accordo di massima che imporrebbe dazi statunitensi del 15% sulla maggior parte delle merci del Vecchio Continente (ovvero un’unica aliquota tariffaria minima del 15% per la maggior parte dei prodotti) a partire dal 1 agosto 2025.
Secondo quanto emerso dalle dichiarazioni delle parti, l’incontro avrebbe portato al raggiungimento di un accordo di massima per limitare l’entità delle misure tariffarie statunitensi a fronte di significativi impegni da parte dell’Unione sia in termini di impegni d’acquisto (tra l’altro, di energia e di armi) sia in termini di esenzioni dalle regole inizialmente previste e adottate dall’Unione in diversi ambiti. Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che sarebbe stato trovato un compromesso su livelli tariffari inferiori rispetto a quelli inizialmente annunciati. Tuttavia, restano ancora diversi aspetti da chiarire, in particolare rispetto all’effettiva portata merceologica delle intese raggiunte e alle eventuali contropartite offerte dall’Unione europea.
In assenza di testi ufficiali e di documentazione pubblicata dalle autorità competenti, eventuali analisi dettagliate sui contenuti dell’accordo devono ritenersi premature; è necessario, pertanto, attendere la diffusione del testo dell’accordo da fonti ufficiali per poter valutare con precisione gli impatti sulle imprese esportatrici europee e sui settori coinvolti. Si ricorda che la banca dati dell’Unione Europea access2markets contiene gli aggiornamenti daziari in tempo reale.
Seguiremo da vicino l’evoluzione dell’accordo e terremo informati i nostri associati a stretto giro non appena saranno disponibili fonti ufficiali, le uniche su cui fare effettivo affidamento.
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27/07/2025