IL DECALOGO DEL CANE IN SPIAGGIA - OIPA Italia

Compatibilità
Salva(0)
Condividi

Claudia Taccani
Avvocato e Responsabile Sportello Legale OIPA Italia Odv
sportellolegale@oipa.org

Come ogni anno, all’arrivo della bella stagione, non vediamo l’ora di organizzare gite o vacanze con il nostro cane. Molte destinazioni sono marittime, pertanto la domanda sorge spontanea: possiamo accedere alla spiaggia con il cane o rischiamo di essere allontanati se non, addirittura, sanzionati?

Facciamo un po’ di chiarezza. Essere preparati aiuta a organizzarci bene, con anticipo, ed evitare sgradevoli sorprese.

Anzitutto è bene fare due distinzioni principali: spiaggia libera e privata.
La Regioni, ogni anno, con ordinanza balneare, determinano le prescrizioni che riguardano l’accesso e l’uso della spiaggia, lasciando ai singoli Comuni la possibilità di determinare le zone libere ai quattrozampe.
In caso di spiaggia privata, i singoli concessionari possono dedicare ai cani zone, se non l’intero stabilimento, ottenendo specifica autorizzazione comunale.
Allo stato attuale, fortunatamente, il numero di spiagge aperte ai cani è in crescita, circostanza che risponde alle esigenze dei loro familiari umani.

Diverso è il discorso per i cani salvataggio e per i cani guida dei non vedenti, non sussistendo limiti di accesso.

Alcune Regioni, come la Puglia, hanno disciplinato con specifica legge regionale l’accesso e permanenza degli animali in spiaggia disponendo quest’ultima che il 30 marzo di ogni anno i comuni individuano le spiagge libere in cui è vietato l’accesso agli animali, prevedendo tuttavia per ciascun comune almeno un tratto di spiaggia libera nel quale ne sia consentito l’accesso e la permanenza, previa indicazione della sussistenza o meno dell’obbligo di utilizzo del guinzaglio.

Nonostante questa positiva premessa, purtroppo risultano ancora in Italia provvedimenti comunali limitativi o che addirittura chiudono qualsiasi possibilità d’accesso ai quattrozampe.

Cosa fare in questi casi?

Ai cittadini contrari consigliamo di comunicare all’istituzione il proprio dissenso e fare in modo che la pubblica amministrazione faccia marcia indietro o, comunque, individui parti di spiaggia il cui l’accesso sia consentito anche ai cani.
Un utile strumento è quello del reclamo tempestivo ed è bene interessare la stampa locale, sempre per manifestare il proprio dissenso.
Dal punto di vista legale è possibile valutare, nel rispetto della tempistica prevista e se ne sussistono i presupposti, se procedere con un ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar).
OIPA Italia spesso è intervenuta in azioni legali di questo tipo ottenendo decisioni favorevoli. Disposizioni di divieto di questo tipo, secondo consolidata giurisprudenza amministrativa, a non essere rispettato sarebbe anche il principio di proporzionalità che “impone alla pubblica amministrazione di optare, tra più possibili scelte ugualmente idonee al raggiungimento del pubblico interesse, per quella meno gravosa per i destinatari incisi dal provvedimento”. Dunque l’amministrazione comunale dovrebbe sempre valutare la possibilità di perseguire l’interesse pubblico del decoro, dell’igiene e della sicurezza urbana adottando regole alternative a un assoluto divieto, per esempio individuando aree adibite anche all’accesso degli animali.

Come capire quando possiamo entrare in una spiaggia senza essere passibili di sanzione pecuniaria?

Consultiamo anzitutto il sito del Comune e/o della Regione per trovare l’elenco delle spiagge aperte ai quattrozampe, inserendo le parole chiave o scrivendo all’ufficio URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico).  Inoltre vi sono  anche diversi siti internet specializzati in questo ambito che pubblicano elenchi di strutture pet friendly.
Non fidiamoci del passaparola, controlliamo i cartelli affissi all’entrata della spiaggia, in cui di solito è specificato se possiamo o meno entrare con il cane, la fascia oraria e il periodo di riferimento.
La mancanza di un cartello, o la scarsa chiarezza, potrebbe essere motivo di ricorso contro un’eventuale irrogazione di una sanzione, ma il buon esito è comunque incerto ed è sempre consigliabile prevenire.

Mai improvvisare: questo è il nostro principale consiglio quando organizziamo un viaggio o un soggiorno con il nostro cane.
Gli animali richiedono la stessa attenzione che si usa verso un minore, come indicato in una sentenza della Corte di Cassazione in tema di maltrattamento degli animali.

Pertanto è doveroso, nei limiti del nostro possibile, programmare con anticipo il trasporto e il pernottamento per goderci in tutta serenità la nostra vacanza o gita fuoriporta a sei (o più) zampe.

I 10 consigli dell’OIPA per vivere al meglio la spiaggia con il proprio amico a quattro zampe

1 / CANI IN SPIAGGIA: DOVE E COME

Informiamoci sempre, nel momento in cui pianifichiamo una partenza con il nostro cane, se nella meta stabilita per le nostre vacanze siano presenti spiagge o tratti di spiaggia libere e/o private che permettano l’accesso ai cani, relativa modalità, orari, balneazione ecc.

2 / SPIAGGIA LIBERA O BAGNO PRIVATO

Nelle spiagge libere sono presenti delle restrizioni: il Comune infatti, con propria disposizione locale, individua quali sono i tratti e/o gli orari accessibili con i nostri quattrozampe. Oltre a fare attenzione ai cartelli di divieto quindi, meglio informarci direttamente presso il Comune quali siano le spiagge libere nelle quali i cani sono ammessi.

I bagni privati invece possono dedicare zone, se non l’intera area, ai quattro zampe: in Italia sono presenti molte spiagge pet friendly anche con servizi a cinque stelle;

A chi possiamo rivolgerci per avere le informazioni aggiornate? Navigare sul sito del Comune della località di mare di destinazione inserendo parole chiave; scrivere al settore Ambiente / territorio o all’ufficio URP  (Ufficio Relazioni con il Pubblico);

3 / ATTENZIONE ALLE SCOTTATURE

Proprio come per noi, anche per i cani l’esposizione ai raggi UVA può essere pericolosa: cani con mantelli chiari o con pelo raso sono i più esposti. Attenzione alle zone senza peli (naso, orecchie in particolare). In commercio esistono creme solari per proteggere i cani dalle scottature: evitare il fai-da-te;

4 / OMBRELLONI E ACQUA FRESCA

Attrezziamoci facendo in modo che il nostro cane possa riposare tranquillamente all’ombra. Evitiamo le esposizioni nelle ore più calde, soprattutto con i cani più anziani. Fondamentale la presenza di una ciotola d’acqua fresca;

5 / ACQUA SALATA

Attenzione all’acqua salata: può causare problemi all’apparato digerente se ingerita, ma non solo. il sale presente nell’acqua di mare non solo può dare fastidio alla pelle e sotto le zampe, ma, rimanendo tra i peli del cane dopo che l’acqua evapora, può causare delle dermatiti: dopo una giornata di mare, è consigliabile una bella sciacquata con l’acqua dolce;

6 / TELI E SABBIA

Portate un telo dedicato al cane per proteggerlo dalla sabbia rovente che può anche causare scottature ai polpastrelli. La sabbia, inoltre, può causare problemi se ingerita o se s’infila in zone sensibili come occhi ed orecchie: una pulizia attenta permetterà di evitare problemi;

7 / GUINZAGLIO –  MUSERUOLA E DOCUMENTI

In spiaggia vigono  le stesse regole di condotta che ogni buon detentore conosce: il cane deve essere tenuto al guinzaglio (in alcune spiagge è possibile lasciare i cani in libertà a seconda del regolamento), bisogna avere sempre la museruola e l’attrezzatura per raccogliere i bisogni fisiologici; portare con sé la copia del libretto sanitario attestante le vaccinazioni e il documento di iscrizione in anagrafe canina: molto spesso i bagni privati che accettano i cani chiedono l’esibizione di questa documentazione.

8 / RISPETTARE LA QUIETE PUBBLICA

È importante ricordare che si è sempre responsabili della condotta del proprio cane. Anche in spiaggia va quindi gestito nel rispetto degli altri bagnanti;

9 / CONSIGLI EDUCATIVI SUL BAGNO: NON FORZARE IL CANE A FARE IL BAGNO

Se il vostro cane non è abituato a fare il bagno, o non ha mai visto il mare, è buona norma lasciargli il tempo di approcciare l’acqua con calma e senza forzature, in modo che anche lui possa godersi questo momento di svago e non sia obbligato a fare qualcosa di cui può avere paura;

10 / TU AMI IL MARE, MA PER IL TUO CANE È LO STESSO?

Non per tutti i cani la spiaggia può essere una piacevole: troppe persone, mancanza di spazi adeguati, altri cani o, banalmente, la paura dell’acqua. Ascoltate sempre i vostri cani, e non forzateli a vivere delle situazioni che sarebbero solo stressanti per lui.

_____________________________

SCARICA, STAMPA E DIFFONDI IL DECALOGO DEL CANE IN SPIAGGIA / NEL FORMATO ZIP I FORMATI PER I SOCIAL

FUMETTO:


Recapiti
oipaitalia