Comunicato stampa
4 agosto 2025
Un cane simil Amstaff è stato trovato senza vita all’interno di un’area privata nella periferia di Piacenza: l’animale, una femmina di circa due anni, era detenuta a una catena che, secondo i primi riscontri, sarebbe proprio la causa della morte – forse per soffocamento.
Sul posto sono intervenute le Guardie Zoofile dell’OIPA di Piacenza congiuntamente alla Polizia Locale e ai Vigili del Fuoco, a seguito di alcune segnalazioni da parte dei cittadini.
L’OIPA, tramite il proprio Ufficio Legale, si sta attivando con opportuna azione finalizzata a intervenire come parte civile nell’eventuale processo penale ritenendo – fermo restando il necessario esito delle indagini – che potrebbe potenzialmente sussistere l’ipotesi di reato di maltrattamento di animali, aggravato dall’evento morte, ai sensi dell’articolo 544-ter del Codice penale. È ormai di dominio pubblico, infatti, la consapevolezza che la detenzione di un cane a catena comporta patimento psicologico e fisico che può anche condurre al decesso.
“Attendiamo gli esiti delle indagini così come dell’esame autoptico predisposto sul povero cane”, dichiara Paola Monga, coordinatrice delle guardie zoofile dell’OIPA di Piacenza.
L’OIPA ricorda che la detenzione a catena è una pratica lesiva del benessere animale, espressamente vietata dalla nuova riforma sui reati contro gli animali, sulla quale l’ufficio legale dell’Associazione ha realizzato una guida completa di oltre 30 pagine disponibile online.
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