Crescere insieme: il valore del mentoring nelle organizzazioni

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Sapevi che il mentoring aziendale trae origine dalla mitologia greca, precisamente dalla figura di Mentore, amico di Ulisse incaricato di educare suo figlio Telemaco?

Oggi questo antico concetto ha assunto un ruolo strategico all’interno delle aziende moderne. Trasformandosi in una pratica indispensabile per gli HR, volta allo sviluppo professionale e personale dei collaboratori.

Sempre più aziende stanno adottando un approccio innovativo e paritario del mentoring: il reciprocal mentoring. Questa forma avanzata supera la tradizionale relazione unidirezionale, promuovendo una dinamica in cui senior e junior condividono esperienze e prospettive su un piano di parità. Creando così un ambiente di lavoro più inclusivo e stimolante.

Cos’è esattamente il reciprocal mentoring?

Diversamente dal mentoring tradizionale, il reciprocal mentoring elimina il vincolo gerarchico, instaurando una relazione paritaria in cui entrambe le parti, senior e junior, imparano reciprocamente. Questo metodo facilita il superamento delle barriere generazionali, culturali o di ruolo, contribuendo a costruire una cultura aziendale basata sulla diversità, l’inclusione e l’apprendimento continuo. La condivisione di esperienze e conoscenze diventa bidirezionale, valorizzando così le competenze di entrambe le persone coinvolte in questa relazione di crescita.

Quali sono le applicazioni più efficaci del reciprocal mentoring in azienda?

• Recruiting e onboarding: facilita la socializzazione e la comprensione reciproca tra generazioni e culture differenti, velocizzando l’inserimento delle nuove risorse e accorciando i tempi di socializzazione e inserimento organizzativo.

• Talent development: sostiene la crescita professionale equilibrata e continua di talenti giovani e senior, incoraggiando lo scambio reciproco di conoscenze e competenze.

• Retention e ingaggio delle figure senior: coinvolge le figure senior, specialmente quelle vicine al pensionamento, valorizzando il loro know-how e stimolando nuove motivazioni e obiettivi.

• Iniziative DEIB (Diversità, Equità, Inclusione, Appartenenza): rappresenta uno strumento efficace per favorire l’incontro e il dialogo tra generazioni, culture ed etnie diverse, promuovendo così un ambiente lavorativo aperto e inclusivo.

Il beneficio principale del reciprocal mentoring, quindi, è quello di permettere a tutte le persone coinvolte, indipendentemente dal ruolo o dall’età, di sentirsi valorizzate e incluse in un percorso continuo di crescita e apprendimento.

E tu, sei pronto a esplorare le opportunità del reciprocal mentoring per rendere la tua azienda più innovativa e inclusiva?

Arianna Giordano,

Psicologa specializzata in psicologica per le organizzazioni, consulente HR e formatrice, appassionata di benessere e inclusione in azienda

Recapiti
Marta Chiara Buiatti