Buonomo: �Piano sociale per il clima, passaggio rilevante, ma emergono limiti�
�Mancano elementi fondamentali e non c�� stato coinvolgimento parti sociali�
05/08/2025 Sindacato.
�L�annuncio da parte del Mase di un piano sociale per il clima da 9,3 miliardi di euro � certamente un passaggio rilevante, ma non possiamo fare finta che tutto stia andando nel verso giusto. Perch�, se � vero che servono risorse per accompagnare la transizione ecologica, � altrettanto vero che queste non possono essere programmate n� spese senza il coinvolgimento pieno delle parti sociali�.
� quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo.
�Il regolamento europeo che istituisce il Fondo sociale per il clima prevede esplicitamente la partecipazione di sindacati e organizzazioni sociali nella definizione dei piani nazionali: non si tratta di una facolt� - ha sottolineato Buonomo- ma di un preciso obbligo. Al momento, questo passaggio � mancato ed � un limite grave, che rischia di indebolire il Piano stesso di fronte alla Commissione europea. Nel merito, alcune misure previste vanno nella direzione giusta, come il rafforzamento del bonus sociale e l�attenzione alle fasce vulnerabili. Mancano, per�, elementi fondamentali: non ci sono vincoli di qualit� del lavoro nei cantieri di riqualificazione energetica, non ci sono garanzie di stabilit� occupazionale, non si parla di formazione o riconversione professionale. Cos� si rischia che la transizione si faccia sulla pelle dei lavoratori pi� fragili. Anche sul fronte della mobilit� - ha proseguito la sindacalista della Uil - Il rischio � di restare in una logica assistenziale, quando invece servirebbero investimenti strutturali su trasporto pubblico, filiere industriali sostenibili e occupazione di qualit�. Dunque - ha concluso Buonomo - serve subito un confronto vero, prima dell�invio del piano a Bruxelles: senza questa partecipazione, la �giustizia climatica� resta solo uno slogan da conferenza stampa�.
Roma, 5 agosto 2025