Il Consiglio Nazionale e la Fondazione dei Commercialisti hanno recentemente pubblicato il documento intitolato “Linee guida in materia di legalizzazione delle aziende sottoposte a misura ablativa o non ablativa”. Il lavoro, curato dalla Commissione “Misure ablative e non ablative: legalizzazione aziende”, presieduta da Mario Chiodi, con il contributo del ricercatore Luca D’Amore, si inserisce tra le attività dell’area “Funzioni giudiziarie e ADR”, coordinata dalla segretaria nazionale Giovanna Greco.
L’importanza della legalizzazione aziendale
L’obiettivo del documento è fornire un supporto operativo ai professionisti chiamati a svolgere il ruolo di amministratore giudiziario o di consulente dell’amministrazione giudiziaria, nel delicato processo di legalizzazione delle imprese colpite da misure ablative o non ablative. Il testo propone, dunque, un’analisi approfondita degli aspetti normativi, gestionali e organizzativi, offrendo strumenti per la valutazione dei rischi di compliance, indicazioni sui sistemi di controllo interno e sulla gestione dei rapporti con terzi.
Il tema si inserisce nel più ampio contesto della prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata, alla corruzione e al riciclaggio, mirando al contempo alla tutela del tessuto economico e occupazionale. Oggi, infatti, tali misure interessano sempre più settori prima ritenuti “immuni”, come moda, grande distribuzione, sport, imprese pubbliche.
La legalizzazione dell’impresa non si limita alla neutralizzazione del controllo illecito, ma punta a recuperare l’azienda alla legalità, evitare il fallimento e preservare la continuità economica e sociale dell’attività.
Approccio integrato e multidisciplinare
Il documento sottolinea come tale percorso richieda un approccio integrato e multidisciplinare, che coinvolga competenze:
- Giuridiche, con applicazione di normative eterogenee;
- Economico-aziendali, per valutare la sostenibilità e rilanciare l’impresa;
- Contabili e fiscali, per regolarizzare la situazione pregressa;
- Manageriali e strategiche, volte al recupero di governance e reputazione;
- Sociali e lavorative, attraverso il dialogo con lavoratori e territorio;
- Comunicative, per promuovere una cultura della legalità e responsabilità sociale.
L’introduzione al documento evidenzia che la legalizzazione è un processo complesso e trasformativo, che richiede un’azione sinergica tra magistratura, professionisti, istituzioni, imprese e società civile, con l’obiettivo di rigenerare economicamente e culturalmente il territorio.
Redazione redigo.info