L’INPS, con messaggio n. 2450 del 7 agosto 2025, recepisce la sentenza n. 115 della Corte Costituzionale in materia di fruizione del congedo di paternità obbligatorio (con indennità pari al 100% della retribuzione) da parte di una lavoratrice, genitore intenzionale, in una coppia di donne risultanti genitori nei registri dello stato civile.
Tale pronuncia produce effetti sulla fruizione del congedo di paternità obbligatorio, modificando alcuni istituti del nostro ordinamento. Nello specifico, infatti, la lavoratrice dipendente che, nell’ambito di una coppia omogenitoriale femminile, risulti genitore intenzionale dall’iscrizione nei registri dello stato civile, è legittimata a beneficiare del congedo di paternità obbligatorio della durata di 10 giorni lavorativi (20 giorni in caso di parto plurimo).
Comunicazione della fruizione del congedo
Anche nel caso in oggetto, la comunicazione della fruizione del congedo deve rispettare termini e modalità classiche. Pertanto, sarà la madre intenzionale (ovvero colei che non ha partorito ma che ha condiviso l’impegno di cura e responsabilità nei confronti del nuovo nato, e vi partecipa attivamente) a comunicare la propria intenzione al datore di lavoro il quale provvede all’anticipazione dell’indennità per conto dell’Istituto.
La pronuncia ha effetto dal 24 luglio 2025; dunque, solo dal 24 luglio 2025 la madre intenzionale, lavoratrice dipendente, come sopra identificata, si astiene dal lavoro a titolo di congedo di paternità obbligatorio.
Redazione redigo.info