Cinema: il Mediterraneo in scena! Sicilia e Tunisia si incontrano al DonnaFugata Film Festival. Domani conclusione della rassegna. • MediaLive

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Ponti, non muri: il cinema unisce le culture tra linguaggio, identità, scambio. Non solo proiezioni e spettacolo al festival cinematografico diretto da Andrea Traina ma anche dialogo, riflessione e confronto con lo sguardo al Mediterraneo. Ieri sera il cortile grande del Castello di Donnafugata ha ospitato la serata dedicata all’incontro di sponde diverse, Sicilia e Tunisia, unite da storie, sguardi e un linguaggio comune: quello del cinema. “Un ponte sul Mediterraneo” che per la 17esima edizione della kermesse ha visto protagonisti il regista Mourad Ben Cheikh e l’attore Aymen Mabrouk. Un confronto aperto, profondo e mai retorico, che ha fatto emergere quanto il cinema possa essere linguaggio comune, punto d’incontro tra esperienze, paesi e generazioni. Ben Cheikh, autore del film “La settimana senza Dio”, proiettato subito dopo il talk, ha raccontato con emozione la sua esperienza come regista e docente anche del workshop avviato proprio in questi giorni che porterà alla creazione di un cortometraggio girato proprio al Castello di Donnafugata: “Metto a disposizione la mia esperienza, mentre loro – i ragazzi – portano freschezza. Questo scambio è vitale, profondo, necessario. Insegnare cinema mi tiene vicino ai sogni di chi lo vuole fare davvero”.
La serata ha toccato corde profonde anche grazie alle riflessioni sull’identità culturale e linguistica, con il regista tunisino che ha raccontato il proprio legame con l’Italia: “Sono cresciuto guardando i capolavori della commedia all’italiana. So ridere in tunisino e ridere in italiano. E pensare in entrambe le lingue”. Un racconto che ha evidenziato come la cultura e il cinema possano davvero diventare ponti capaci di oltrepassare ogni confine.
A seguire, di fronte a una platea gremita, si è svolta la proiezione del suo film “La settimana senza Dio”, coproduzione italo-tunisina girata tra Lecce e la Tunisia, che ha offerto al pubblico una parabola sul confronto interculturale, sull’amore e sull’identità. Al centro, la storia di Amadeus, antiquario italiano che si innamora della giovane tunisina Betty e parte per sposarla, scontrandosi con una serie di richieste radicali che mettono in discussione non solo il suo sentimento, ma anche il suo modo di essere. Un racconto intimo e universale, accolto con entusiasmo e applausi, che ben si è inserito all’interno della sezione “Tra due mondi”, pensata da Andrea Traina proprio per rilanciare l’idea di un cinema come luogo di inclusione e incontro.
La serata si è poi chiusa con una delle visioni più simboliche del festival: “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin, introdotto – come sempre – dal direttore ospite Bruno Roberti. Dopo 85 anni, il celebre monologo finale risuona ancora come un appello universale alla libertà e all’umanità. L’applauso che lo ha seguito non è stato solo liberatorio, ma necessario. Perché il cinema, quando sa farsi specchio e ponte, non unisce soltanto gli sguardi. Unisce le coscienze.
Il Donnafugata Film Festival, promosso da Cinestudio Groucho Marx, presieduto da Francesco Pace con il supporto della Regione Siciliana, del Ministero della Cultura, del Comune di Ragusa, del Libero Consorzio Comunale di Ragusa e altri partner pubblici e sponsor privati, anche attraverso questo confronto si conferma laboratorio di pensiero e visione, capace di legare bellezza e impegno, memoria e futuro. Intanto stasera altre proiezioni nei vari schermi dislocati tra i suggestivi spazi dell’antico maniero e l’atteso e già sold out concerto di Olivia Sellerio, evento speciale dedicato al centenario dalla nascita di Andrea Camilleri. Attesissimo anche il donnafugatalks di stasera di cui sarà protagonista l’attore Andrea Renzi, che accompagnerà due film “gemelli” legati alla sua importante carriera: “L’uomo in più” di Paolo Sorrentino e “Viva la libertà” di Roberto Andò, entrambi interpretati da coprotagonista insieme a Toni Servillo. La chiusura del festival sarà affidata domani, sabato 9 agosto, dopo gli interventi dell’attrice Lucia Sardo e della regista Marianna Sciveres, ai Chrome Ensemble, protagonisti di uno spettacolo unico nel suo genere: le colonne sonore più celebri del cinema verranno eseguite dal vivo, in perfetto sincronismo con le immagini proiettate sul grande schermo. Un concerto-cinema che unirà emozione visiva e potenza sonora, per concludere con un grande abbraccio collettivo una settimana di storie, immagini, generazioni e visioni.

foto di Marcello Bocchieri, ove possibile si prega di indicare il credito fotografico grazie 
8 agosto 2025
ufficio stampa
Michele Barbagallo per MediaLive
Carmelo Saccone per MediaLive
Nadia D’Amato
Michele Farinaccio

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