Il valore di scrivere oltre il giudizio - Giorgio Albonico - Premio internazionale di letteratura Città di Como

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Il valore di scrivere oltre il giudizio – Giorgio Albonico

Ogni qual volta pubblichiamo i risultati delle prime selezioni degli autori per il Premiocittadicomo, ci troviamo davanti al solito problema e cioè alla lamentela di chi non è risultato selezionato: alcuni la esprimono in termini educati e garbati ,altri un po’ meno.

Ho personalmente partecipato a diversi premi di letteratura e spesso non ho ottenuto alcun riscontro.

All’inizio ci rimanevo male, poi ho compreso che nello scrivere conta il raggiungimento di un percorso intellettuale e creativo,il resto non è rilevante.

Perché ci preoccupiamo così tanto del giudizio degli altri invece che del nostro su noi stessi e quindi sulla nostra opera?

Gli altri possono anche sbagliare, essere distratti in quel momento, avere inclinazioni e preferenze differenti, essere anche affetti da bias cognitivi.

Quanto dovrebbe essere primario invece siamo noi e la soddisfazione intellettuale per avere creato qualcosa che prima non esisteva.

Credo che chi scrive compie una opera di creatività che in un mondo burocratizzato come questo risulta essere sempre ancor più apprezzabile e dovrebbe già essere fonte di soddisfazione per l’autore stesso.

Poi se viene il riconoscimento meglio,se non viene fa lo stesso.

Le giurie e i lettori di un premio di letteratura fanno del loro meglio per compiere una selezione di opere che ritengono valide ma non possono certo premiarle tutte.

Un criterio di giudizio deve esserci, fa parte della logica dei concorsi stessi.

Credo che questo sia un principio che dovrebbe essere tenuto ben presente quando ci si accinge a partecipare a un concorso.

Recapiti
Greta