Wilde Tracks, in Africa per salvare gli animali dal bracconaggio

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di Evelyn Novello  Referente per OIPA International

Non un semplice safari. Non il tradizionale viaggio turistico. Wilde Tracks è un’organizzazione che propone esperienze immersive in Africa a contatto con gli animali a rischio bracconaggio, il cui ricavato serve a finanziare progetti di conservazione della fauna selvatica africana. Il modello perseguito da Wilde Tracks è quello dell’ecoturismo come strumento per la salvaguardia del territorio e delle comunità locali, ciò significa che i viaggi si svolgono all’insegna della sostenibilità, sia ambientale che sociale.

A partire dal 2026, OIPA si unirà alla causa e, in partenariato con Wilde Tracks, offrirà ai propri soci la possibilità di partecipare alle missioni di conservazione. Per saperne di più, abbiamo parlato con Alessia Capurro, direttrice delle Comunicazioni e dei Programmi Umanitari di Wilde Tracks.

In cosa consistono i vostri viaggi?

Il nostro itinerario standard si svolge in 7 giorni. Nei primi, di solito, facciamo attività di pattugliamento nella savana con i ranger della riserva e rimuoviamo le trappole che posizionano i bracconieri. Nei giorni seguenti facciamo interventi di primo soccorso sugli animali e attività di antibracconaggio con le unità cinofile-K9. Una parte importante del nostro intervento riguarda le popolazioni di rinoceronti, catturati e uccisi per i loro corni. Per salvarli, il team di veterinari con cui collaboriamo rimuove una parte del corno, così da disincentivare la cattura di quell’animale. Poi, in base al luogo in cui ci troviamo, inseriamo altre attività, come quelle specificatamente rivolte alla comunità locale.

Puoi spiegarci meglio?

Sì, le attività di sensibilizzazione sono parte integrante dei nostri interventi sul luogo. Infatti, crediamo fermamente che la conservazione e lo sviluppo delle comunità siano indissolubilmente legati. In Tanzania, ad esempio, promuoviamo programmi educativi volti a responsabilizzare i giovani in merito al tema della salvaguardia ambientale e a creare futuri esperti in conservazione. Inoltre, supportiamo 50 comunità Maasai sostenendo progetti già avviati e introduciamo allo stesso tempo il nostro sulla conservazione faunistica. In più, finanziamo progetti di microimpresa, per dare alle donne Maasai gli strumenti per costruire una propria indipendenza economica nel rispetto della loro cultura.

Ci sono stati dei momenti che ti hanno emozionato particolarmente durante un viaggio?

Una signora di circa 70 anni ha partecipato al nostro viaggio dello scorso settembre e, parlandone, si è commossa. L’ha descritta come un’emozione incredibile. Un’altra volta abbiamo portato un gruppo di bambini con disabilità che volevano tanto partecipare. Siamo riusciti a rendere il viaggio accessibile anche per loro che ci hanno promesso di partecipare di nuovo in futuro.

Cosa prevede il vostro programma di quest’anno?

Le nostre missioni per l’estate 2025 sono state tutte sold out. Gli interventi pratici a cui potrebbero prendere parte i partecipanti vanno dalla decornazione dei rinoceronti alla marcatura satellitare, dall’applicazione di collari su predatori al trasferimento di elefanti. Non mancheranno comunque le visite nelle scuole locali, i safari diurni e notturni e le passeggiate nella natura alla scoperta dei Big Five (leone, leopardo, elefante, rinoceronte e bufalo africano, ndr). Vi aspettiamo!

Per saperne di più

https://wildetracks.com/

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