Al Mugello il rombo dei prototipi ha fatto da colonna sonora a un fine settimana che ha celebrato il meglio della MotoGP e del made in Tuscany
di Enea Casadei
Il Gran Premio d’Italia 2025 ha consacrato Marc Márquez assoluto protagonista: vittoria nella Sprint del sabato e trionfo nella gara lunga della domenica, per la sua 93ª affermazione in top class — un numero simbolico, come il suo #93 — e la prima vittoria nel “catino” toscano dal 2014. Il tutto davanti a un pubblico immenso e partecipe, che ha trasformato Scarperia e San Piero in una festa di colori, bandiere e tifo.
La Sprint del sabato (11 giri) ha avuto il copione del campione: scatto complicato per Márquez per un problema al launch control, scivolata iniziale all’ottavo posto e rimonta furiosa fino al sorpasso decisivo già a metà distanza.
Alle sue spalle, ancora una volta, il fratello Álex a sigillare un inedito duello domestico in casa Ducati; terzo Francesco “Pecco” Bagnaia, al termine di una manche che ha interrotto la sua recente egemonia mugellana.
Maverick Viñales ha chiuso quarto, primo degli “altri”, in una Sprint che ha visto cadute eccellenti e bagarre da brividi nelle staccate del San Donato.
Sprint e gara lunga, Marc firma il weekend perfetto e torna a dominare sul circuito toscano
Domenica la gara (23 giri) è stata una cartolina perfetta del Mugello: velocità di punta siderali, scie, cambi di direzione e una lotta a tre nelle fasi iniziali fra Bagnaia, Marc e Álex Márquez.
Dopo un botta e risposta al vertice, Álex ha preso il comando al sesto giro, ma dal nono Marc ha impresso il proprio ritmo, scavando il solco fino alla bandiera a scacchi.
Fabio Di Giannantonio ha completato un podio tutto tricolore-Ducati con un sorpasso tardivo su Bagnaia, quarto al traguardo. Per le statistiche, la cronaca dei giri condotti racconta l’altalena di leadership dei primi otto giri e l’allungo finale del #93, fotografia di una corsa intensa e tecnicamente limpida.
In classifica generale, il doppio colpo del Mugello ha consolidato il margine di Márquez, che esce dalla tappa italiana con un vantaggio importante su Álex e su Bagnaia.
Oltre 166 mila spettatori: record di passione, entusiasmo e colore sulle colline del Mugello
Un segnale forte in vista del cuore d’estate del calendario, ma anche un segnale alla platea: il nuovo corso Ducati parla la lingua dell’aggressività controllata, capace di far convivere gestione delle gomme ed efficacia nei sorpassi sui tratti più iconici come l’Arrabbiata 1-2 e la Casanova-Savelli.
L’Autodromo Internazionale del Mugello ha superato quota 165 mila presenze nel weekend di gare, con stime definitive che si assestano a 166.074 spettatori, in crescita rispetto al 2024.
Un termometro di salute per l’evento e per l’intero campionato, che nelle ultime tappe europee ha ritrovato numeri da grande happening sportivo. L’atmosfera è stata quella delle grandi occasioni: bandiere rosse Ducati e tricolori, campeggi esauriti, colline gremite già alle prime ore del mattino.
Un indotto da 135 milioni di euro che premia il territorio e rilancia il turismo toscano
L’indotto economico conferma l’evento come volano strategico per il territorio. Tra ricavi diretti del GP, spesa dei visitatori per alloggi, ristorazione e mobilità, e l’effetto promozionale sulla filiera turistica, le stime per il solo weekend superano i 130 milioni di euro, con punte fino a 135 milioni. Numeri che si innestano su una realtà già forte: il Mugello è tra gli attrattori turistici principali della Toscana, secondo solo a Firenze, con un impatto che si traduce in lavoro per strutture ricettive, ristorazione, servizi e artigianato locale.
Valorizzazione del territorio, dunque, non solo come slogan. La vetrina globale della MotoGP rende il paesaggio toscano — le colline, i borghi, la cultura materiale — parte integrante del racconto sportivo. Le immagini delle tribune naturali, il “muro” della Bucine al tramonto, i paddock affacciati sul verde diventano marketing esperienziale che si traduce in ritorni misurabili: pernottamenti prolungati, visite ai vicini distretti enogastronomici, percorsi slow che riportano i tifosi sul territorio anche oltre il weekend di gara. In pista vince la potenza; fuori, il Mugello si conferma capitale di accoglienza e identità.
In sintesi, il Gran Premio d’Italia 2025 consegna al campionato una certezza tecnica — la completezza di Marc Márquez e della Ducati — e al Paese una narrazione positiva fatta di pubblico, economia e territorio. Una festa ben oltre la linea del traguardo: sul podio, nel cuore della gente e nella cartolina, indelebile, di una Toscana che corre veloce.