Lavoratori privati subito interessati, nel pubblico da ottobre. In busta paga fino a 275 euro in più al mese, ma con effetti sul futuro assegno previdenziale
Dal 1° settembre scatta il “bonus Giorgetti”, l’incentivo che premia chi decide di restare al lavoro nonostante abbia maturato i requisiti per la pensione.
Chi ha diritto al bonus?
Ne hanno diritto i lavoratori che entro il 31 dicembre 2025 possono accedere a Quota 103 (62 anni e 41 anni di contributi) o alla pensione anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi, 41 e 10 mesi per le donne).
Il meccanismo è semplice: il dipendente non versa più la propria quota di contributi previdenziali, pari al 9,19% dello stipendio lordo, che viene trattenuta direttamente in busta paga e non tassata. In pratica, l’aumento è netto: circa 184 euro in più al mese per chi guadagna 2.000 euro lordi, 230 euro per chi prende 2.500 euro e oltre 275 euro per chi arriva a 3.000 euro.
Per i dipendenti privati i pagamenti partono subito, mentre nel pubblico serviranno alcuni mesi: ottobre o novembre. L’accredito decorre dal momento in cui sarebbe scattata la pensione, con finestre di tre mesi per l’anticipata, sette per Quota 103 nel privato e nove nel pubblico.
Come richiederlo?
La domanda va presentata all’Inps online, tramite patronato o call center. La misura è valida solo per chi matura i requisiti entro il 2025: resta da capire se il governo Meloni la prorogherà.