INTERROGAZIONE N. 266/A | Consiglio regionale della Sardegna

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CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 266/A

INTERROGAZIONE SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sulle criticità del nuovo modello di continuità territoriale aerea della Sardegna e sulla sua inadeguatezza a garantire il diritto effettivo alla mobilità.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– con deliberazione 20 agosto 2025, n. 43/7 (Approvazione schema di imposizione di oneri di servizio pubblico sui servizi aerei di linea per garantire la continuità territoriale della Sardegna e invio al Consiglio regionale), la Giunta regionale ha approvato lo schema definitivo di imposizione di oneri di servizio pubblico (OSP) sulle tratte aeree da e per la Sardegna, in vista dell’entrata in vigore del nuovo regime di continuità territoriale aerea, prevista per il 29 marzo 2026, in coincidenza con l’avvio della stagione IATA (International air transport association) “Summer 2026”;
– tale schema è stato sottoposto a conferenza di servizi con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti italiano (MIT) e l’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) ed è stato approvato senza sostanziali modifiche rispetto alla precedente deliberazione della Giunta regionale 1° agosto 2025, n. 41/1 (Individuazione dei nuovi oneri di servizio pubblico sui servizi aerei di linea per garantire la continuità territoriale della Sardegna. Legge 17 maggio 1999, n. 144, articolo 36 e Regolamento CE n. 1008/2008);
– lo schema prevede che il servizio sarà garantito transitoriamente, fino al nuovo affidamento, tramite proroga delle convenzioni esistenti e con applicazione delle frequenze minime previste dai decreti ministeriali precedenti (DM 466/2021 e successive modifiche);

CONSIDERATO che:
– il nuovo assetto conferma un modello limitato e insufficiente in quanto le rotte onerate sono solo quelle da e per Roma Fiumicino e Milano Linate, escludendo altre direttrici fondamentali (Torino, Bologna, Venezia, Verona, Napoli, ecc.), utilizzate quotidianamente da studenti, lavoratori pendolari e turisti;
– il sistema conferma il contributo economico legato al vettore e non al passeggero residente, penalizzando la libertà di scelta e riducendo la contendibilità del mercato, mentre modelli alternativi europei prevedono l’erogazione diretta al cittadino residente, con validità su qualsiasi compagnia idonea;
– non è previsto alcun sistema di monitoraggio sistematico della domanda reale o delle performance del servizio: mancano strumenti di rilevazione di no-show, overbooking, richieste inevase e liste d’attesa, rendendo impossibile calibrare dinamicamente l’offerta sulla base dei bisogni reali dei residenti;
– la programmazione delle frequenze e delle capacità minime per la tratta Cagliari-Roma, così co-me approvata, presenta evidenti limiti strutturali, specie nei giorni a più alta domanda (per esempio lunedì mattina e venerdì sera), dove l’attuale offerta risulta potenzialmente insufficiente a garantire l’imbarco di tutti i passeggeri aventi diritto;
– il rischio concreto è che, come già accaduto in passato, decine di residenti, lavoratori pendolari e studenti restino a terra nei periodi di punta, vanificando di fatto il principio stesso di continuità territoriale e aggravando la frustrazione verso un sistema percepito come inefficiente;
– non si prevede un presidio permanente di ascolto e consultazione degli utenti, né la costituzione di una cabina di regia con rappresentanze dei territori, delle università, delle imprese e degli utenti del servizio;
– nonostante l’inserimento formale di alcuni requisiti (per esempio uso del Global distribution system (GDS), vendite via agenzie, conformità ai regolamenti dell’Unione europea), permane il rischio che vincano offerte economicamente aggressive a discapito della qualità, come dimostrato dai recenti disservizi già verificatisi nel bando attualmente in vigore;
– permane l’assenza di obblighi relativi agli accordi di code sharing con altri vettori nazionali e internazionali, precludendo ai passeggeri:
– l’acquisto di biglietti integrati con coincidenze garantite;
– il diritto alla tutela in caso di ritardi o cancellazioni a catena;
– l’accesso ai programmi di fidelizzazione (frequent flyer);
– l’integrazione nei circuiti globali di mobilità turistica e d’affari;
– la tanto annunciata riduzione delle tariffe appare in larga parte illusoria: al netto delle security tax e degli oneri aeroportuali, il costo reale del biglietto per il cittadino risulta in molti casi invariato rispetto al regime precedente;
– infine, il documento tecnico allegato non presenta elementi di innovazione concreta o riforma strutturale del sistema, ma si limita a replicare in forma più articolata lo schema precedente, aggravandone in alcuni casi le rigidità e le criticità,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti, ognuno per quanto di competenza, per sapere:
1) se ritengano che il nuovo modello di continuità territoriale approvato dalla Giunta regionale rappresenti un effettivo miglioramento del servizio rispetto al regime attuale;
2) per quale motivo siano state escluse sistematicamente dal bando altre rotte fondamentali per i residenti sardi, in particolare quelle che collegano l’Isola con il nord-est e il centro sud;
3) se intendano proporre, nel corso della procedura di gara, modifiche strutturali al meccanismo di erogazione del contributo pubblico, al fine di tutelare il diritto alla mobilità in modo più equo ed efficiente;
4) quali azioni di vigilanza e monitoraggio siano previste per garantire la qualità del servizio erogato dai vettori aggiudicatari, in particolare nei periodi di picco e per categorie vulnerabili (studenti, la-voratori pendolari, soggetti fragili);
5) se siano state valutate alternative tecniche per favorire l’integrazione dei voli onerati nei circuiti internazionali, attraverso obblighi o incentivi al code sharing e all’intermodalità;
6) come si intenda garantire trasparenza nella comunicazione dei costi reali per i passeggeri, evitando promesse di riduzioni tariffarie non corrispondenti alla realtà;

7) quali misure urgenti si intendano attuare per scongiurare, nella tratta Cagliari-Roma (e viceversa), la concreta possibilità che nei giorni di maggiore traffico molti passeggeri restino a terra per insufficienza di posti disponibili, come già accaduto in passato, e se non si ritenga necessario rimodulare immediatamente la capacità offerta in linea con la domanda effettiva;
8) infine, se la Giunta regionale intenda promuovere, anche in collaborazione con il Consiglio regionale, una riforma complessiva del modello di continuità territoriale, ispirata ai principi di efficienza, neutralità competitiva, rispetto dei diritti dei passeggeri e valorizzazione strategica della Sardegna nel contesto nazionale ed europeo.

Cagliari, 25 agosto 2025

Recapiti
Michela Ghiani