Intolleranze alimentari e rendimento in bici: il nemico invisibile che puoi imparare a conoscere - Accademia Nazionale di Mountain Bike

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Quando pensiamo alla performance in bici, ci vengono in mente allenamenti intensi, wattaggi, tabelle, periodizzazioni e magari l’ultima evoluzione tecnologica del telaio o delle ruote. Ma raramente ci fermiamo a riflettere su un aspetto che, silenziosamente, può fare la differenza tra una giornata da leone e una da… zavorra: l’alimentazione e, in particolare, le intolleranze alimentari.

Molti ciclisti esperti, anche a livelli altissimi, si sono trovati a combattere con cali improvvisi di energia, gambe “vuote” senza spiegazioni apparenti o recuperi inspiegabilmente lenti. Dietro a tutto questo, spesso, si nascondono proprio intolleranze non diagnosticate.


⚡ Energia sprecata: cosa succede quando il corpo non digerisce bene

Un’intolleranza non è un’allergia: non provoca reazioni immediate e violente, ma lavora in modo subdolo, logorando piano piano la capacità del corpo di utilizzare al meglio le risorse.

Un esempio concreto?

  • Chi è intollerante al lattosio e assume regolarmente latticini prima o dopo gli allenamenti può andare incontro a gonfiore addominale, cattiva digestione, fermentazioni intestinali.
  • Chi non tollera bene il glutine può accusare pesantezza, cali di concentrazione e infiammazione di basso grado che peggiora il recupero muscolare.

👉 Il risultato è che una parte dell’energia che dovrebbe andare ai muscoli viene dirottata a gestire i disagi intestinali e le micro-infiammazioni. Non solo: spesso si innesca un circolo vizioso che porta a integrare di più, assumere più zuccheri, ma senza mai avere la sensazione di essere “al top”.


🧬 Nutrizione e ciclismo: molto più di carboidrati e proteine

Nei corsi di nutrizione dell’Accademia Nazionale del Ciclismo, non ci si limita a parlare di “quanti grammi di pasta prima della gara” o “quali barrette mettere in tasca”. Si affronta un livello superiore: la personalizzazione estrema.

Tra i temi più discussi:

  • ✅ come riconoscere i segnali di una possibile intolleranza alimentare;
  • ✅ quali test sono affidabili e quali vanno presi con cautela;
  • ✅ come bilanciare l’apporto di macro e micronutrienti in base alle proprie caratteristiche;
  • ✅ come cambiare alimentazione in base al tipo di sforzo (gare brevi, marathon, gravel ultra).

La vera rivoluzione? Capire che la nutrizione non è un dogma uguale per tutti, ma un abito sartoriale cucito addosso a ciascun atleta.


🍞 Pane, pasta, latticini… davvero nemici del ciclista?

Uno degli argomenti più caldi nei workshop è la gestione dei cibi “comuni” come glutine e lattosio. Spesso i ciclisti si chiedono: “Devo eliminarli completamente?”
La risposta non è mai bianca o nera.

👉 Per qualcuno, una pizza il venerdì sera è innocua.
👉 Per altri, lo stesso alimento compromette la qualità del sonno e, di conseguenza, l’uscita lunga del sabato.

L’Accademia insegna a fare prove, monitorare, annotare sensazioni e risposte fisiologiche. Non basta il test in laboratorio: è sul campo che si capisce davvero cosa funziona e cosa no.


🥤 Integratori e strategie: non sempre la soluzione è nella borraccia

Un altro punto che sorprende i corsisti è la gestione degli integratori. Troppi ciclisti, davanti a cali di energia o difficoltà digestive, riempiono le borracce di prodotti senza prima chiedersi se non ci sia una causa più semplice (magari una intolleranza alimentare latente).

Nei corsi si impara a distinguere tra:

  • 🔹 ciò che serve davvero (sali minerali, carboidrati a rilascio differenziato, proteine per il recupero);
  • 🔹 ciò che rischia solo di mascherare un problema più profondo.

📚 I corsi di nutrizione dell’Accademia: cosa aspettarsi

Il bello dei corsi organizzati dall’Accademia Nazionale del Ciclismo è che uniscono teoria e pratica.
Non solo lezioni frontali, ma veri e propri laboratori alimentari, con simulazioni di menù, calcolo dei fabbisogni personalizzati, prove di digestione durante lo sforzo e discussioni aperte con nutrizionisti sportivi esperti.

👨‍🍳 Ci sono sessioni dedicate anche alla preparazione dei pasti in viaggio o durante i ritiri, con esempi pratici che rispondono a domande comuni:

  • Cosa cucinare se alloggi in appartamento?
  • Come gestire i rifornimenti in un ultratrail?
  • Quali cibi evitare la sera prima di una gara?

🚴 Un investimento che cambia la performance

Molti ciclisti entrano pensando di imparare “qualche trucco in più”. Ma quasi tutti escono con una nuova visione della performance. Perché sì, watt e VO₂ max contano, ma se l’alimentazione non è calibrata sul proprio corpo, quei numeri restano sulla carta.

E le intolleranze, spesso ignorate, sono la variabile nascosta che rallenta la crescita di tanti atleti esperti. Individuarle e gestirle significa aprire una nuova porta: più energia, più lucidità, più leggerezza in sella.


📅 Scopri l’agenda corsi

Le date dei corsi di nutrizione del 2025 e del 2026 non vengono svelate tutte qui: per conoscerle, consulta l’agenda ufficiale sul sito dell’Accademia Nazionale del Ciclismo 🌐.
Troverai percorsi base, avanzati e persino one-to-one per chi vuole un’attenzione esclusiva.

👉 Scegli il corso più adatto al tuo livello, prenota il tuo posto e preparati a scoprire che la vera differenza in bici, spesso, inizia… a tavola.

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