L'anima nel marmo: il corpo che diventa archivio. Performance al MUDAC

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Performance artistica “L’Anima nel Marmo: il corpo che diventa archivio”

 

venerdì 29 agosto 2025

 

 

Carrara (MS) 29 agosto 2025 - Ieri alle 18:30 presso il MUDAC Museo delle Arti di Carrara si è svolta la performance “L’Anima del Marmo” un omaggio al marmo di Carrara, all’arte e alla memoria.

Una statuta di marmo di Carrara prende vita all’interno del MUDAC - Museo delle Arti di Carrara.

E’ Maria Violante Caburlotto, ballerina di danza classica, conosciuta sui social come Violantedanza, che interpreta una statua di marmo che riesce a liberare l’anima e a farla danzare curiosa tra le sale del museo, per i corridoi (talvolta mimetizzandosi con i marmi del luogo) e dialogare con le opere.

È questa la suggestione di “L’Anima nel Marmo: il corpo che diventa archivio”, la performance site-specific che ha portato un pubblico privato in un viaggio emozionale tra materia e movimento, tra memoria e innovazione. Un viaggio che inizia con il risveglio di una statua e che dà vita all’anima del marmo, contestualizzata in un’opera del 1957, a partire dalla collezione storica, per spaziare poi in quella contemporanea dalla quale “acquisirne colori e forme”. Dalla fotografia alla scultura opera dopo opera l’anima del marmo si fa sempre più viva e libera di esprimere la propria essenza. Marmo disegnato, commistione di materiali, colori materici e forme diventano una seconda pelle che renderanno il corpo di Violante Caburlotto un archivio di memorie artistiche. Fino ad arrivare all’oggi nella sala delle mostre temporanee per un dialogo artistico di commistione con le opere di Vincenzo Marsiglia. Un viaggio in nove tappe. Il numero 9 rappresenta il completamento di un ciclo, la somma di tutte le energie dei numeri precedenti, ed essendo l’ultimo numero a cifra singola è considerato la “porta” verso l’infinito e simboleggia un processo di cambiamento e trasformazione.

Un viaggio nell’arte che incontra l’arte e con essa si fonde in un nuovi linguaggi.

Protagonisti della performance Violantedanza e Maurizio Fruzzetti in un processo performativo che vede unite le due arti, tra contaminazione di linguaggi e movimenti. Elemento di connessione il colore, simbolo dell’arte, delle opere e della nuova visione del Museo.

Un incontro tra arte, danza e innovazione che diventa manifesto di un nuovo modo di raccontare la memoria del territorio. Un progetto che unisce patrimonio culturale, creatività e visione contemporanea.

L’organizzazione ringrazia profondamente il Comune di Carrara, e in particolare modo le Assessore Gea Dazzi e Lara Benfatto per la disponibilità dimostrata.

Gli artisti sono a disposizione per interviste.

A disposizione materiali fotografici qui https://drive.google.com/drive/folders/1CrpxaMzZyQkoFLfoGuXKE5ix3rbGQkYC?hl=it

Anche video su richiesta: press@netlifesrl.com

Video estratto

Contatti per i media

Netlife s.r.l. Comunicazione

press@netlifesrl.com

Francesca Anzalone

Mobile: 347 4686369

 

 

Le dichiarazioni degli artisti

Violantedanza:

www.violantedanza.it 
“In questa performance ho sentito il marmo respirare dentro di me. Mi sono lasciata ispirare dalla bellezza delle Cave di Marmo di Carrara, dalle storie ascoltate e dai documentari visti. Mi sono lasciata “assorbire” dal Museo con le sue opere e con i suoi messaggi artistici potenti. Mi sono sentita statua, memoria, anima libera che vive l’arte. Ogni gesto che ho danzato non era solo mio: era memoria collettiva, era il respiro delle mani che hanno lavorato questa pietra per secoli, degli artisti che hanno interpretato la materia, del colore di Maurizio Fruzzetti che mi permetteva di fare mio ciò che vedevo. Quando il corpo si apre e diventa libero, la danza si fa voce interiore della materia: non sono io che mi muovo, è il marmo che vive attraverso di me”. Amo raccontare l’arte, e la mia voce interiore, la mia essenza è la danza.

Per la biografia di Violante Caburlotto: https://www.violantedanza.it/chi-sono/

 

Maurizio Fruzzetti, body painter:
“Per me è un sogno nel cassetto che diventa realtà: dar vita, dal blocco di marmo, a una scultura vivente. Amo le ballerine, perché hanno grazia ed eleganza nei movimenti e tutto diventa arte. Dalle mani, che ancora oggi restano strumenti insostituibili, nasce la ricerca del colore, delle venature, delle mille sfumature del marmo. Mani sensibili che muovono il pennello sulla pelle alla ricerca della giusta tonalità. E mani che ricevono il colore, che si muovono con un linguaggio preciso. È un connubio perfetto: da queste mani nasce un’opera d’arte che si muove e piano piano prende vita. Una continuità tra pittura e danza, un’armonia composta da due artisti diversi che diventano un tutt’uno attraverso l’arte e con l’arte.”

Per la biografia di Maurizio Fruzzetti: https://www.mauriziofruzzetti.com/

Direzione artistica: Francesca Anzalone

 

Il luogo

MUDAC - Il Museo delle Arti di Carrara https://mudac.museodellearticarrara.it/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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