Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), con un comunicato stampa diffuso il 26 agosto 2025, ha confermato la volontà di proseguire con determinazione sia sul piano istituzionale sia su quello giudiziario per ottenere il pieno riconoscimento della parità di ruolo dei commercialisti nell’area lavoro.
Il presidente Elbano de Nuccio ha espresso la posizione della categoria in risposta alla recente decisione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), che ha escluso i commercialisti dalla possibilità di rilasciare l’Asse.Co. (Asseverazione di conformità in materia di contribuzione e retribuzione), limitandone l’emissione esclusivamente ai consulenti del lavoro.
L’Ispettorato ha comunicato tale scelta attraverso una nota datata 20 agosto 2025, redatta a seguito della sentenza n. 9974/2025 del Tar Lazio. Il Tribunale aveva ordinato all’INL di esaminare entro 90 giorni la proposta di protocollo avanzata dal CNDCEC. Il Consiglio Nazionale, infatti, aveva precedentemente presentato ricorso contro il silenzio dell’Ispettorato, che non aveva risposto alla richiesta di estendere anche ai commercialisti il protocollo già in vigore con i consulenti del lavoro.
Il presidente de Nuccio ha sottolineato che l’estensione dell’Asse.Co. rappresenta uno strumento utile per la tutela dell’interesse pubblico, oltre che per il rafforzamento dei controlli in materia di regolarità contributiva e retributiva. Secondo quanto dichiarato, la decisione dell’INL compromette il principio di concorrenza nel mercato dei servizi professionali, ostacolando la possibilità per le imprese di scegliere liberamente il proprio referente per l’asseverazione.
Attualmente, oltre 25.000 commercialisti operano quotidianamente nell’ambito del diritto del lavoro, offrendo supporto specialistico alle imprese. L’esclusione da questa funzione limita il riconoscimento delle loro competenze e riduce l’offerta di servizi qualificati disponibili sul mercato.
Il CNDCEC, quindi, intende continuare l’azione istituzionale e giudiziaria per tutelare il ruolo della professione e per garantire pari opportunità a tutti i soggetti qualificati nel settore lavoro.
Redazione redigo.info