Presentato il Giro della Romagna PRO 2025: ciclismo, giovani, formazione e territorio per una gara che guarda al futuro - RunToDay

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Da un secolo accompagna la storia del ciclismo, oggi rilancia il futuro della Romagna.

Il Giro della Romagna PRO 2025 è molto più di una gara: è un ponte tra generazioni, tra sport e formazione, tra cultura e territorio. Ecco perché la presentazione ufficiale, nella sede universitaria del corso di Meccatronica dell’Università di Bologna a Lugo, ha confermato la volontà di trasformare questa storica corsa in un’opportunità concreta di crescita condivisa.

Una corsa con una visione

È stata presentata ufficialmente questa mattina, nella sede del Corso di laurea di Meccatronica dell’Università di Bologna a Lugo, l’edizione 2025 del Giro della Romagna PRO, in programma domenica 21 settembre con partenza da Lugo e arrivo a Castrocaro Terme e Terra del Sole.

L’incontro – dal titolo “Sport, formazione, cultura: sviluppo umano e territoriale” – ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo accademico, delle istituzioni e dello sport, chiamati a raccontare il valore di un evento che punta a integrare il grande ciclismo con i temi dello sviluppo economico, della crescita giovanile e dell’identità territoriale.

Alla presentazione erano presenti Elena Zannoni, Sindaca di Lugo, e Francesco Billi, Sindaco di Castrocaro Terme e Terra del Sole; Giammaria Manghi, Coordinatore Politiche Sportive Regione Emilia-Romagna; Roberto Pella, Presidente della Lega Ciclismo Professionistico; Davide Cassani, Presidente APT Emilia-Romagna; Angelo Benedetti, Presidente Unitec e Fondazione Vitalis; Mirella Falconi, Presidente Fondazione Flaminia; Franco Chini, Vicepresidente del Comitato Regionale Emilia-Romagna FCI; e Marco Selleri, direttore di ExtraGiro. Al termine della giornata, che ha visto Davide Cassani (vincitore del Giro della Romagna da corridore) coinvolgere anche atleti professionisti come Manuele Tarozzi e l’ex prof Roberto Conti, vincitore di una edizione del Giro della Romagna, il dott. Paolo Pasini ha preso la parola per presentare il corso di Laurea in Meccatronica.

Dal calendario internazionale alle comunità locali

Dopo il ritorno nel calendario internazionale nel 2024, a 13 anni dall’ultima edizione ufficiale, il Giro della Romagna PRO si prepara a una nuova edizione che conferma la solidità del progetto. Se da un lato la corsa si propone come evento tecnico di rilievo per chi prepara il finale di stagione o i Campionati del Mondo, dall’altro mantiene la sua vocazione civica e territoriale, diventando simbolo di una Romagna che, dopo l’alluvione, ha scelto di ripartire anche attraverso lo sport.

Sono attesi al via corridori professionisti in rappresentanza di team World Tour, Professional e numerose Continental in cerca di un bel risultato.

Nel 2024, a firmare la “ripartenza”, era stato Antonio Morgado dell’UAE Team Emirates. Il suo nome si è aggiunto a un albo d’oro leggendario, che dal 1910 ha visto trionfare campioni come Coppi, Girardengo, Binda, Guerra, Magni, Motta, Gimondi, Saronni, e grandi protagonisti del ciclismo romagnolo come Ortelli, Minardi, Baldini, Cassani, Conti e Serri.

Il percorso 2025: la salita Le Volture nel finale

Il tracciato dell’edizione 2025 conferma lo schema già collaudato: prima parte pianeggiante e finale collinare selettivo, disegnato attorno a Castrocaro Terme e Terra del Sole dopo la partenza da Lugo.

La novità tecnica è rappresentata dall’inserimento della salita Le Volture, un’ascesa breve ma intensa che verrà affrontata sette volte nel circuito finale, rendendo la corsa di 197 km più esigente e imprevedibile dal punto di vista tattico.

La gara sarà valida come tappa della Coppa Italia delle Regioni, il circuito che promuove i migliori talenti ciclistici espressi dai territori italiani.

Credits: Extragiro

Recapiti
Daniela De Stefano