IA in prima pagina: test su nuove interazioni con audience - Uspi

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La società di consulenza specialistica nei settori dei media, FT Strategies, in collaborazione con Google News Initiative ha elaborato dei test durante il corso del 2024 sul rapporto tra audience, editori e Intelligenza Artificiale (IA).

Il programma, portato avanti da giugno a novembre 2024, prende il nome di AI Launchpad 2024 e ha coinvolto 16 editori dell’area di Europa, Medio Oriente e Africa e ha esplorato l’interazione interna alla catena di produzione delle news e quella esterna con l’utente. Alla base dell’iniziativa esisteva l’importanza dello sviluppo di un’organizzazione e competenza interna alle aziende giornalistiche per poi passare alla sperimentazione proiettata verso le audience. 

Secondo l’idea di fondo di AI Launchpad 2024, le tecnologie basate sull’IA continuano e continueranno ad evolversi. Allo stesso modo, le audience cercheranno esperienze e contenuti personalizzati. “Il successo dell’industria delle notizie dipende tutto dagli esperimenti di oggi” sottolinea FT Strategies nella sua analisi e riuscire a “bilanciare l’innovazione tecnica con una significativa connessione con le audience è essenziale alla crescita sostenibile”.

Nell’analisi fornita da FT Strategies si possono approfondire gli esperimenti con i chatbot, i casi di studio specifici degli editori partecipanti e i fattori di successo delle IA a seguito delle interazioni con il pubblico e le redazioni.

Il progetto

Considerando la peculiarità dell’iniziativa, il progetto non era rigido nel suo svolgimento, ma è stato ideato per adattarsi alle esigenze e agli obiettivi strategici degli editori. L’approccio tuttavia rimane uguale e consiste in 3 fasi.

Si inizia con una “Discovery phase”, nella quale si identificano le priorità dell’azienda e si studiano i casi in cui l’IA può essere un implemento nel lavoro. Si procede con la sperimentazione, testando l’applicazione reale dell’IA. Ogni editore sceglie quale esperimento ad alto impatto condurre e, una volta concluso, analizza le sfide, l’esecuzione, i punti critici e le considerazioni. Infine, si progetta un possibile piano per il futuro per utilizzare nel lavoro pratico di ogni giorno nuovi strumenti oltre alle strategie considerate riuscite.

Miglioramento cauto e studiato

Gli editori partecipanti hanno esplorato diversi strumenti, ma la maggior parte si è concentrata su IA orientata alla valorizzazione e diffusione dei contenuti. Con i più recenti progressi dell’IA generativa, infatti, le potenzialità di chatbot e agenti IA di ricerca vettoriale di notizie in archivi, gli editori hanno potuto semplificare il processo di fidelizzazione degli utenti, personalizzando il feed di notizie in base all’esperienza del lettore. Questo è possibile tramite i cosiddetti “incorporamenti vettoriali”, che superano la rigidità degli algoritmi e metadati fino ad ora esistenti e permette dei processi che trasformano gli articoli in formati numerici più flessibili agli interessi dell’utente. Le solite “parole chiave” sono vecchia storia, si va per interesse semantico. 

Inoltre, il successo di questi esperimenti sta nella trasparenza degli editori. Pronti a non scommettere a scatola chiusa, ma interessati alle opportunità che l’IA e il progetto di Google e FT Strategies potevano offrire, hanno evidenziato i loro contenuti prodotti con IA e hanno affiancato agli articoli delle linee guida per aiutare gli utenti a comprendere i limiti e le risorse dell’IA impiegata. 

I casi italiani

Tra i 16 editori che hanno fatto parte di questo progetto, 4 sono italiani. Queste quattro aziende hanno, ognuna nella propria declinazione, scelto diversi tipi di IA per navigare l’onda del progresso tecnologico. Consapevoli del cambiamento del giornalismo, hanno ognuno scelto un tipo di engagement con l’audience diverso. 

Iniziando da un allargamento della propria base di utenti, una delle IA che ha avuto più successo è quella della piattaforma di traduzione istantanea da italiano a inglese. L’obiettivo era ottenere traduzioni di qualità, contenendo costi e tempistiche, per ampliare l’engagement su scala internazionale. 

Ma non solo, incrementato anche il sistema di raccomandazione di articoli, l’efficienza dei titoli per raccogliere più click possibili e far rimanere il lettore nel sito di informazione. 

Articolo di T.S.

L’articolo IA in prima pagina: test su nuove interazioni con audience proviene da Notiziario USPI.

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