Arcigay sostiene la Global Sumud Flotilla verso Gaza
Di fronte alla complicità delle istituzioni e dei governi occidentali, di fronte a un sistema economico e informativo compromesso – come ha denunciato il report di Francesca Albanese sull’“economia del genocidio” – la società civile non può restare a guardare.
È nostro dovere assumerci la responsabilità di opporci con forme di resistenza pacifica e di solidarietà concreta a ciò che sta accadendo a Gaza: un genocidio in diretta, con il chiaro intento da parte del Governo Israeliano di annettere territori al prezzo dello sterminio di un intero popolo, attraverso uccisioni di massa, fame e malattie causate da un blocco illegale imposto con la forza, nell’indifferenza – o peggio, con la complicità – dei paesi occidentali e dell’Unione Europea.
La Global Sumud Flotilla rappresenta la più grande spedizione marittima civile della storia: circa 200–300 attivistə a bordo di 20–30 imbarcazioni provenienti da 44 paesi, per metà italiane.
Un’azione che vuole non solo provare a rompere il blocco criminale imposto a Gaza, ma anche smascherare l’ipocrisia dei governi occidentali che, con rare eccezioni, restano in silenzio davanti al genocidio del popolo palestinese.
Arcigay denuncia l’indifferenza del governo italiano, incapace persino di esprimere una chiara condanna, figuriamoci di agire per fermare questa tragedia.
Per questo aderiamo e sosteniamo la Sumud Flotilla.
Ringraziamo i nostri comitati locali che hanno partecipato alla raccolta di generi alimentari promossa da Music for Peace e le persone attiviste che in queste ore si stanno unendo ai cortei da nord a sud, terremo alta l’attenzione su questa impresa per difendere le persone attiviste che si sono imbarcate.
Perché i diritti umani, la giustizia e la libertà non conoscono confini.
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