Ex Alcoa: il governo prenda atto del fallimento della gestione SiderAlloys e rilanci l’alluminio primario in Italia

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COMUNICATO STAMPA

Ex Alcoa. Prossima convocazione non sia l’ennesimo rinvio, si prenda atto del fallimento della gestione SiderAlloys e si punti con decisione al rilancio dell’alluminio primario in Italia

Sette anni fallimentari, questo può essere il riassunto consuntivo della gestione SiderAlloys nella fabbrica di alluminio primario a Portovesme.

Nessun rilancio industriale, debiti nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, delle istituzioni, dei fornitori, degli appaltatori, mancato rispetto delle norme ambientali. Una fuga di massa da un pro- getto costruito sulla sabbia, ormai insostenibile dall’attuale proprietà.

È impensabile dare ulteriore credibilità a un soggetto che ha fallito tutti gli appuntamenti da sette anni a questa parte e sarebbe ancora peggio pensare a ulteriori finanziamenti e norme ad hoc che questa proprietà non è stata in grado di sfruttare nel corso degli anni.

È stato praticamente bruciato l’accordo di programma con i suoi finanziamenti: il VIA, l’AIA, l’accordo bilaterale che garantiva un costo energetico competitivo. Il tutto in una fase in cui l’alluminio prima- rio non ha mai conosciuto crisi di mercato, con le richieste del prodotto che non sono mai andate in crisi e anche per il futuro si prevede lo stesso trend.

Per queste ragioni, il Governo nazionale e quello regionale devono intensificare l’avvio di un nuovo rilancio, che non può più essere SiderAlloys, le possibilità ci sono.

Come Fim, Fiom e Uilm ci aspettiamo un definitivo cambio di passo che possa contribuire a un vero rilancio industriale, in un territorio alla canna del gas; i metalmeccanici si aspettano che il prossimo incontro al Mimit, previsto il 15 settembre alle ore 15:00, veda una posizione del Ministro e della Regione che non lasci spazi a ulteriori temporeggiamenti che lavoratrici e lavoratori e l’economia dell’intero territorio non si possono più permettere.

Uffici Stampa Fim Fiom Uilm

Roma, 8 settembre 2025

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