Un patto d’amore non si infrange: aiuta anche tu i cuccioli dell’OIPA di Ragusa

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Per dissetarli ci vogliono 70 litri di acqua al giorno, per sfamarli almeno 5/6 kg di crocchette, mentre per le visite veterinarie bisogna autotassarsi. Siamo a Vittoria, provincia di Ragusa, dove i randagi vagano tra cumuli di immondizia, dove i cuccioli, se non curati, se li porta via la gastroenterite. Peccato che per l’Amministrazione Comunale, i cani accuditi dai volontari OIPA non esistono.

Eppure, gli Angeli blu scendono in strada due volte al giorno per non lasciarli soli. Niente vacanze, niente feste, perché quando si stringe un patto d’amore, non si infrange. I volontari sentono di avere delle responsabilità verso degli esseri viventi che hanno dei bisogni elementari da soddisfare, quelle stesse responsabilità di cui si dovrebbe fare carico anche il Comune.

Ma nonostante il primo cittadino sia stato interpellato più e più volte, così come anche l’ASP Veterinaria e il Garante Regionale per i diritti degli animali, la risposta è stata solo il silenzio, un silenzio assordante, che pesa come un macigno sulle spalle dei volontari, abbandonati a loro stessi, senza alcun tipo di aiuto, né ringraziamento. Sì, perché almeno quello ci vorrebbe, un sentito ringraziamento agli Angeli blu, visto che con il progetto “Cani Liberi!”, i volontari dell’OIPA di Ragusa contribuiscono a sgravare enormemente le casse comunali.

Liberi, ma protetti sul territorio (vaccinati, sterilizzati, trattati con antiparassitari), i cani randagi accuditi dai volontari nel Comune di Vittoria sono animali che non vanno ad aumentare i debiti dell’Amministrazione. Il progetto degli Angeli blu non solo consente ai cani di vivere liberamente nell’attesa di un’adozione, ma contribuisce a decongestionare un canile comunale al collasso, con esuberi che costringono i cani a partenze in altre strutture, come se fossero dei pacchi postali.

Ora, in aggiunta ai dieci randagi già accuditi, sono arrivati anche sei piccoli, partoriti da una femmina comparsa nella zona, forse abbandonata e non sterilizzata. L’ennesima di una serie di cucciolate che continuano a spuntare come “funghi” su un territorio dove oltre a non esserci alcun controllo delle nascite, è per di più devastato da cumuli d rifiuti urbani che attirano altri cani vaganti.

Ma gli animali non possono pagare il prezzo dell’indifferenza. Lilly, Binario, Occhi di Ghiaccio, Pitt e tutti gli altri cani accuditi dai volontari OIPA non sono affatto fantasmi, come si vorrebbe far credere. Loro sono lì, in strada, e ogni giorno hanno sete, hanno fame, hanno bisogno di cure e di affetto.

Aiutaci a dare voce a chi non può parlare, anche un piccolo contributo sarà utile e prezioso per tutte le spese che ogni giorno i volontari dell’OIPA di Ragusa sostengono per accudire dei randagi di cui nessuno vuole prendersi cura.

Per informazioni sulle adozioni e gli aiuti da offrire contatta i volontari OIPA di Ragusa

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