I portuali non lavorano per la guerra: il 26 e 27 settembre incontro dei lavoratori dei porti europei a Genova
17 settembre 2025
I portuali non lavorano per la guerra!
Dockers do not work for war!
Les dockers ne travaillent pas pour la guerre!
¡los estibadores no trabajan para la guerra!
Da alcuni mesi, i lavoratori e lavoratrici delle banchine portuali in Europa hanno fatto ciò che i loro governi e la UE non hanno voluto o avuto il coraggio di fare: non essere più complici delle guerre e del genocidio dei Palestinesi e si sono battuti contro il traffico di armi diretto in Israele e in altri scenari bellici.
A Marsiglia, Genova, Tangeri, Atene, i lavoratori e lavoratrici hanno impedito tramite mobilitazioni e scioperi il carico e scarico di container contenenti armi o munizioni o di pezzi di macchinari militari.
Proprio a Genova, dove più di 50.000 persone sono scese in piazza per protestare contro il genocidio in Palestina e sostenere il coraggio dei propri portuali e della Flotilla; abbiamo scelto di convocare il secondo incontro del coordinamento di lavoratori portuali europei il 26 e 27 settembre prossimi.
L’obiettivo dell’incontro tra delegazioni dei porti previsto nella prima giornata del 26 settembre è quello di discutere e condividere una prima iniziativa di mobilitazione e di lotta congiunta dei porti europei e mediterranei di mobilitazione sui temi della pace e di contrasto alle guerre.
Il 27 settembre, la giornata vedrà le delegazioni dei portuali coinvolte in un incontro pubblico dalle ore 10.00 con i lavoratori e lavoratrici coinvolti nella filiera diretta e/o indiretta del trasporto o produzione del materiale bellico, portando avanti il tema dello sciopero del carico e scarico di armi materiale e dell’obiezione di coscienza già lanciata da USB in questo Paese.
NOI NON VOGLIAMO LAVORARE PER LA GUERRA!
Per Contatto Ufficio Stampa USB:
+39 345 671 2454