Generazione AI - Think-tank Tortuga

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La nuova sfida della scuola

Tra i banchi di scuola sta crescendo la “Generazione AI”. Per comprendere quanto il corpo docente sia preparato a guidare questa trasformazione, Tortuga, in collaborazione con Yellow Tech, ha condotto la prima analisi su larga scala dell’impatto dell’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI) nel sistema scolastico italiano. 

Adozione diffusa, percezione distorta. L’uso della GenAI è già una realtà consolidata: la utilizza settimanalmente il 66% dei docenti e l’83% degli studenti. Eppure, il 35,6% dei docenti crede che i propri studenti non la usino mai, mentre in realtà solo il 17% degli studenti non ne fa uso regolare. 

Utilizzo superficiale e incomprensioni. Gli studenti la impiegano soprattutto in modo “di convenienza”: controllare risposte (56%) e cercare idee, più che approfondire. Dal lato docente, persistono equivoci sulle reali capacità della tecnologia: uno su due la considera più performante in matematica e logica, anche se, durante la survey, le funzionalità di ragionamento che porterebbero ad alti livelli di performance la GenAI in questi ambiti, erano per la maggior parte a pagamento e non di fruizione comune. Di fatto sono gli stessi modelli di GenAI a definire risposte a domande di contesto e traduzione come quelle in cui performano meglio.

Il mancato “dividendo dell’AI”. Gli insegnanti mostrano interesse a usare la GenAI per attività didattiche (preparazione di materiali o verifiche), ma trascurano il suo potenziale per ridurre il carico amministrativo e burocratico. Così rinunciano al “dividendo dell’IA”: il notevole risparmio di tempo che la tecnologia potrebbe offrire su attività a basso valore aggiunto o con un alto tasso di difficoltà. 

Un corpo docente diviso. Un terzo dei docenti non utilizza la GenAI e tende a “mistificarla”: è più preoccupato che limiti il pensiero critico (+4%) e più scettico sul suo potenziale di supporto agli studenti in difficoltà (-11%) rispetto a chi la usa. 

Crisi di fiducia e dilemmi valutativi. L’introduzione della GenAI ha minato il rapporto di fiducia tra docenti e studenti: il 71% degli studenti percepisce meno fiducia da parte dei propri insegnanti. Questa tensione si manifesta anche nelle valutazioni: due docenti su tre preferirebbero assegnare un voto più alto a un lavoro di qualità inferiore ma svolto autonomamente, rispetto a un elaborato migliore prodotto con l’ausilio di GenAI. 

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Redazione