Ravvedimento speciale: ecco come esercitare l'opzione - redigo.info

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Con il provvedimento del 19 settembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni per esercitare l’opzione per il ravvedimento speciale, previsto dall’art. 12-ter del D.L. n. 84/2025. I soggetti che applicano gli ISA e aderiscono al concordato preventivo biennale (CPB) possono adottare tale regime versando un’imposta sostitutiva che copre le imposte sui redditi, le relative addizionali e l’IRAP.

Per ogni annualità ancora accertabile, chi intende esercitare l’opzione deve presentare un modello F24, indicando l’anno di riferimento e versando la prima o unica rata dell’imposta sostitutiva. L’opzione risulta validamente esercitata solo a seguito del pagamento.

Il periodo utile per effettuare l’adesione va dal 1° gennaio al 15 marzo 2026. In caso di rateazione, il contribuente può suddividere l’importo in massimo dieci rate mensili di pari ammontare, aggiungendo gli interessi calcolati al tasso legale a partire dal 15 marzo 2026. Ogni modello F24 deve indicare il numero della rata in pagamento e il totale delle rate previste, oltre al codice tributo corrispondente all’imposta sostitutiva.

Nel caso di società e associazioni di cui all’art. 5, nonché di quelle di cui agli artt. 115 e 116 del TUIR, la società versa l’imposta sostitutiva IRAP, mentre i soci o associati (o la società per loro conto) versano l’imposta sostitutiva sui redditi e le relative addizionali. In questi casi, l’opzione si considera validamente esercitata solo dopo che tutti i soggetti coinvolti hanno completato i versamenti.

Soggetti interessati

Il ravvedimento speciale si rivolge a contribuenti che, nelle annualità interessate:

  • hanno applicato gli ISA;
  • hanno dichiarato una causa di esclusione legata al Covid-19;
  • hanno segnalato una condizione di non normale svolgimento dell’attività;
  • esercitano più attività d’impresa non rientranti nello stesso ISA, con ricavi da attività secondarie superiori al 30% del totale.

Per determinare correttamente la base imponibile, i contribuenti devono fare riferimento ai dati già indicati nelle dichiarazioni fiscali alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto.

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione, tramite il cassetto fiscale, dati e informazioni utili per calcolare le imposte dovute. Tuttavia, chi ha già presentato istanza di adesione al CPB per i periodi 2024 e 2025 non riceve tali elementi.

Redazione redigo.info

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