Il cerchio dei giorni, tra le pietre di Stonehenge con Ken Follett e Giulio Magli | Libri Mondadori

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Stonehenge tra scienza e mito: Giulio Magli ci guida alla scoperta de Il cerchio dei giorni di Ken Follett

Che cos'era in origine Stonehege? Chi lo ha costruito? Chi erano le persone che hanno realizzato ciò che oggi ci sembra impossibile?

Il nuovo romanzo di Ken Follett, Il cerchio dei giorni, ci porta indietro di 4500 anni, alle origini di uno dei monumenti più enigmatici e affascinanti del mondo antico: Stonehenge.

Come già fatto con la costruzione delle cattedrali ne I pilastri della terra – il capolavoro ambientato nel Medioevo che ha dato vita alla celebre saga di Kingsbridge – Follett torna a interrogarsi sulle grandi imprese collettive dell’umanità, sulla sfida di erigere costruzioni destinate a durare nei secoli e sul legame profondo tra architettura, società e destino.

Per comprendere la portata storica e simbolica di Stonehenge ed aggiungere alla forza dell'immaginazione dell'autore una prospettiva più scientifica, abbiamo chiesto a Giulio Magli, astrofisico e professore ordinario al Politecnico di Milano, di accompagnarci dentro l’orizzonte che fa da sfondo al romanzo di Follett.

Magli è tra i massimi esperti internazionali di archeoastronomia. Da anni studia il legame tra cielo e architettura sacra, conducendo ricerche in siti chiave della storia dell’umanità – dalle piramidi di Giza ai templi di Angkor – e contribuendo al documento UNESCO-IAU su astronomia e patrimonio culturale. La sua prospettiva, insieme alla ricostruzione epica che Ken Follett ha realizzato con Il cerchio dei giorni, ci consente di leggere il mistero di Stonehenge non come una semplice traccia del passato, ma come espressione concreta del rapporto tra l’uomo e il cielo, tra il ciclo del sole e la costruzione di monumenti destinati a durare nei secoli.

Lasciamo che a raccontarcelo siano le sue parole.

Che cos'era Stonehenge? Tra mito e stelle, Giulio Magli ci parla di uno dei monumenti più antichi e misteriosi del mondo


Il cerchio dei giorni, il nuovo e atteso romanzo di Ken Follett, si svolge 4500 anni fa, durante la costruzione di uno dei monumenti più affascinanti del mondo: Stonehenge.

Cosa era Stonehenge?

Senza dubbio non era un osservatorio astronomico nel senso moderno del termine, tuttavia chi l’ha costruito era interessato ai due momenti principali dell’anno solare, i solstizi.

A Stonehenge si riunivano grandi folle in queste occasioni, avvenivano rituali e celebrazioni, ed è probabile, dunque, che si tenesse conto del passare dei singoli giorni e si avesse una idea – anche se non sappiamo quanto accurata – del cerchio dei giorni, la durata dell’anno solare. Da qui nasce il titolo del romanzo, che è ambientato in un momento ben preciso della millenaria storia di Stonehenge: precisamente quando qualcuno concepì l’ambizioso progetto di trasformare un preesistente circolo di tronchi di legno in un oggetto “eterno” in pietra.

In questo contesto storico così remoto ma anche così interessante si inserisce, coraggiosamente direi, il romanzo di Follett. Da grande narratore come è, l’autore costruisce una storia scandita dal ritorno del sole nella stessa posizione ogni anno e dunque dal verificarsi dello spettacolare allineamento astronomico al solstizio d’estate che si ripresenta, puntuale, ancora oggi.

Follett costruisce un insieme di personaggi le cui dinamiche sociali, incluse quelle familiari o amorose, non sono così diverse da quelle possibili oggi. E’ giusto e corretto: i costruttori di Stonehenge non erano certo “barbari urlanti” come li definì anni fa chi ne negava le conoscenze astronomiche.

Incontriamo così Seft, un cavatore di pietra talentuoso ma in fuga dalla sua brutale famiglia, e Joia, la sacerdotessa che sogna di onorare il sole con un monumento fatto con le pietre più grandi del mondo. Ma i contrasti tra le comunità dedite da tempo alla pastorizia e quelle degli agricoltori li riporteranno ben presto alla realtà; di conseguenza la strada verso la costruzione sarà lunga e irta di difficoltà.

Nel romanzo – che è attento alla verità storica, o perlomeno alla verosimiglianza, vista l’epoca così remota - il lettore scopre, in un crescendo avvincente, i problemi e le sfide che dovettero affrontare i costruttori di Stonehenge per regalarci un monumento ancorato per sempre al movimento della nostra stella.

Giulio Magli


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Redazione Libri Mondadori