INTERROGAZIONE N. 285/A | Consiglio regionale della Sardegna

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CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 285/A

INTERROGAZIONE SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sulla gestione del surplus energetico della Sardegna, il rischio di speculazione sulle fonti rinnovabili, le ricadute della metanizzazione e le scelte politiche in materia di aree idonee.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la Sardegna produce attualmente molta più energia elettrica di quella che consuma, con una produzione lorda annua superiore a 12.500 GWh, contro un fabbisogno interno stimato in circa 7.600 GWh;
– secondo la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (CNA) Sardegna, se venissero accolte tutte le richieste di connessione per nuovi impianti da fonti rinnovabili, si raggiungerebbe una potenza installata oltre undici volte superiore al consumo elettrico regionale, con evidenti rischi di squilibrio e sovraccarico del territorio;
– nonostante questa eccedenza, i cittadini sardi continuano a pagare tariffe elettriche tra le più elevate in Italia, senza benefici diretti dalla produzione sul proprio territorio;
– la firma del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) sul superamento del carbone e sulla metanizzazione della Sardegna comporterà un uso crescente del gas, in particolare per usi industriali e termici, con una probabile riduzione dei consumi elettrici complessivi, aumentando così il surplus energetico già esistente;
– i rischi legati all’installazione massiccia di impianti di fonti di energia rinnovabile (FER), soprattutto eolici e fotovoltaici, sono oggi aggravati dall’assenza di un vero confronto democratico sulla pianificazione territoriale dell’energia;

CONSIDERATO che:
– la Giunta regionale, guidata dalla Presidente Todde, ha scelto di approvare d’urgenza la cosiddetta “legge regionale sulle aree idonee” (legge regionale 5 dicembre 2024, n. 20 (Misure urgenti per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione e promozione di impianti a fonti di energia rinnovabile (FER) e per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi)), ignorando deliberatamente la proposta di legge di iniziativa popolare denominata “Pratobello24”, sottoscritta da migliaia di cittadini sardi e sostenuta da numerosi comuni, che avrebbe introdotto criteri più stringenti per la tutela ambientale e paesaggistica del territorio sardo;
– la legge approvata appare, secondo molti osservatori, troppo permissiva e priva di efficaci meccanismi di coinvolgimento dei territori, aprendo di fatto alla realizzazione di decine di grandi impianti su terra e in mare, anche in zone sensibili;
– la stampa regionale e nazionale evidenzia una crescente preoccupazione per l’avanzata di progetti di eolico off-shore, che rischiano di stravolgere tratti interi di costa sarda, senza un piano marittimo regionale condiviso e senza alcuna consultazione effettiva con le comunità locali;
– il mix tra espansione incontrollata delle rinnovabili, metanizzazione e assenza di una strategia energetica regionale unitaria rischia di trasformare la Sardegna in un polo energetico a uso e consumo del continente, senza benefici per i sardi;

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO

chiede di interrogare la Presidente della Regione, l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente e l’Assessore regionale dell’industria ciascuno per quanto di competenza, per sapere:
1) se la Giunta regionale abbia valutato, o intenda valutare, gli effetti combinati tra metanizzazione e calo dei consumi elettrici, al fine di aggiornare il bilancio energetico regionale e ridefinire il fabbisogno FER effettivo;
2) per quale motivo non si sia scelto di sottoporre a discussione consiliare la proposta di legge popolare “Pratobello24”, preferendo invece procedere con una legge di Giunta ritenuta da molti eccessivamente favorevole agli interessi delle grandi società energetiche;
3) se si intenda modificare la legge regionale n. 20 del 2024 per recepire almeno in parte le istanze della proposta Pratobello24, rafforzando i meccanismi di tutela ambientale, di consultazione locale e di pianificazione trasparente;
4) quali azioni concrete si intendano adottare per fermare o sospendere le autorizzazioni per impianti eolici off-shore, in attesa della redazione di un piano dello spazio marittimo regionale, da condividere con i comuni costieri, le categorie economiche interessate e le comunità locali;
5) se la Giunta regionale intenda attivarsi presso il Governo nazionale e presso il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica affinché sia previsto, anche in sede di pianificazione nazionale, un limite massimo di potenza da FER installabile sul territorio sardo, in relazione al reale fabbisogno regionale, ai vincoli ambientali e paesaggistici e al principio di proporzionalità territoriale;
6) se la Regione intenda promuovere, anche attraverso l’aggiornamento della propria normativa e il confronto con lo Stato, l’introduzione di criteri più stringenti per la valutazione delle società proponenti impianti FER, al fine di escludere soggetti speculativi, privi di esperienza industriale o con struttura finanziaria inadeguata, e di privilegiare operatori affidabili, solidi e radicati sul territorio;
7) quali iniziative la Regione intenda intraprendere, anche in sede di Conferenza Stato-Regioni o mediante modifiche normative regionali, per garantire che i progetti di nuovi impianti FER prevedano sin dall’autorizzazione piani vincolanti di dismissione e bonifica ambientale a fine vita, accompagnati da obblighi di fideiussione o accantonamento dedicato a copertura dei costi di smantellamento;
8) come la Regione intenda garantire che i vantaggi economici derivanti dalla produzione energetica (sia da FER che da gas) ricadano realmente sulle comunità locali, attraverso misure di compensazione, riduzione bollette, incentivi all’autoconsumo e sostegno alle comunità energetiche;
9) se la Giunta abbia già stipulato accordi di coordinamento con lo Stato per evitare sovrapposizioni dannose tra infrastrutture gas e nuovi impianti FER, con effetti paradossali sulle reti e sul territorio;
10) infine, quali strumenti di monitoraggio e trasparenza siano previsti per rendere pubblici e consultabili i dati su progetti FER autorizzati, in istruttoria o in attesa, specificando localizzazione, potenza, soggetto proponente e stato dell’iter.

Cagliari, 26 settembre 2025

Recapiti
Michela Ghiani