Quando crollerà dominerà incontrastata la legge del più forte
Lunedì 22 settembre si è aperta a New York l’80°Assemblea Generale dell’Onu mentre il mondo è sempre più scosso dal genocidio del popolo palestinese a Gaza, dall’escalation della guerra in Ucraina e dalle drammatiche conseguenze del cambiamento climatico.
Da tempo abbiamo denunciato l’attacco all’Onu, lo smantellamento sistematico dello stato di diritto e la distruzione dell’architettura internazionale che, dalla fine della Seconda guerra mondiale, ci ha consentito di superare molte crisi difficili. Quando questo ordine internazionale crollerà (e senza un intervento urgente è certo che accadrà), sarà molto difficile ricostruirlo. L’alternativa all’Onu è la legge del più forte, cioè la terza guerra mondiale, un mondo fuori controllo, il dominio dell’illegalità, dell’arbitrio e dell’impunità, la devastazione ambientale planetaria, la violazione sistematica dei fondamentali diritti umani, la fine delle libertà e della democrazia, il caos internazionale.
In questi giorni drammatici, rivolgiamo un nuovo pressante appello a tutti i responsabili della politica nazionale, europea e internazionale affinché agiscano per salvare e rilanciare l’Onu, che deve tornare ad essere il cantiere globale della costruzione della pace nel mondo, garante della legalità internazionale, istituzione di global governance democratica volta a prevenire i conflitti e a promuovere il rispetto dei diritti della persona e dei popoli e la sicurezza umana. Al Parlamento italiano chiediamo di approvare immediatamente una Mozione per il sostegno dell’Italia all’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Allo stesso tempo, invitiamo le donne e gli uomini, le associazioni e gli Enti Locali che vogliono la pace a partecipare all’Assemblea dell’Onu dei Popoli che si svolgerà a Perugia dal 9 al 12 ottobre 2025: un originale incontro della società civile internazionale che sta resistendo a tutte le crudeltà del mondo, al genocidio di Gaza, all’escalation in Ucraina, alla carneficina del Sudan e di troppe altre parti del mondo, alla corsa al riarmo, alla crescita delle ingiustizie, delle disuguaglianze, dell’autoritarismo e alla distruzione del diritto internazionale democratico. E che vuole costruire l’alternativa. E domenica 12 ottobre 2025 partecipiamo tutti alla Marcia PerugiAssisi della Pace e della Fraternità.
Mozione parlamentare
per il sostegno dell’Italia all’Organizzazione delle Nazioni Unite
La Camera dei Deputati
Considerato che il 24 ottobre 2025 il mondo celebrerà l’80° anniversario dell’istituzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite;
Considerato che l’ONU è stata creata nel 1945, dopo una terribile sequenza di guerre, genocidi, olocausto, gulag, pulizia etnica e bombe atomiche, per “salvare le future generazioni dal flagello della guerra”, “riaffermare la fede nei diritti fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana“ e “promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà”;
Considerato che nella Carta delle Nazioni Unite, per la prima volta nella storia dei trattati, si affermano principi nuovi e rivoluzionari rispetto all’ordine di Vestfalia: divieto della minaccia e dell’uso della forza per la risoluzione delle controversie internazionali, soluzione pacifica delle controversie, cooperazione internazionale, rispetto dei diritti umani, autodeterminazione dei popoli;
Considerato che l’Onu è all’origine della Dichiarazione universale dei diritti umani che a sua volta ha generato il Diritto internazionale dei diritti umani, un diritto per la vita e per la pace, che ripudia la guerra e che possiamo considerare la prima parte di una Costituzione mondiale, spina dorsale dell’ordine mondiale;
Considerato che nel Preambolo della Dichiarazione universale si afferma che “il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo”;
Considerato che l’Onu coordina il sistema di Agenzie specializzate delle Nazioni Unite, dall’Unesco all’Oms, dall’Oil alla Fao, e nel corso degli anni ha creato quali organi sussidiari dell’Assemblea generale l’Alto Commissario delle NU per i Diritti Umani, l’Ufficio delle NU per il Coordinamento degli Affari Umanitari, i Programmi delle NU per lo sviluppo, per l’ambiente e per l’AIDS, il Programma Alimentare Mondiale, il Fondo delle NU per la Popolazione e il Fondo delle NU per l’Infanzia;
Considerato che il sistema delle Nazioni Unite ha promosso il processo di decolonizzazione, portato sulla scena mondiale il problema del sottosviluppo nel Sud del pianeta, fatto maturare la filosofia dello sviluppo umano e fatto crescere la cultura dell’eguaglianza di genere e della tutela dell’ambiente;
Indignata per le continue manifeste massicce violazioni da parte di un numero sempre maggiore di governi della Carta delle Nazioni Unite, del Diritto internazionale dei diritti umani, del Diritto internazionale umanitario e del Diritto penale internazionale;
Indignata per l’escalation di carneficine in corso e le tragiche conseguenze di tanti crimini di guerra e crimini contro l’umanità che restano impuniti e di tante decisioni vincolanti del Consiglio di Sicurezza e della Corte Internazionale di Giustizia che restano ignorate;
Indignata per l’adozione da parte di alcuni governi di misure sanzionatorie contro la Corte Penale Internazionale, i suoi funzionari e il suo personale, e contro coloro che cooperano con essa in conformità con lo Statuto di Roma (1998), che rappresentano un attentato gravissimo allo stato di diritto internazionale e all’architettura multilaterale con al centro il sistema delle Nazioni Unite;
Considerato che la responsabilità di indagare e punire i crimini di guerra e contro l’umanità è un obbligo giuridico per gli Stati e che né la ragione politica né la ragione di Stato possono essere invocati per non rispettare questo obbligo;
Considerato che l’impunità è l’ostacolo più grande alla giustizia e alla riparazione per le vittime e i sopravvissuti alle violazioni dei diritti umani e ai crimini di guerra e contro l’umanità e che mina la fiducia nelle istituzioni politiche e nei principi di democrazia e stato di diritto a livello nazionale e internazionale;
Consapevole che la crisi dell’Onu e dell’intero sistema multilaterale è responsabilità degli Stati membri i quali stanno tagliando i finanziamenti ordinari e volontari compresi quelli per le operazioni di pace, e amputando le risorse agli organismi di protezione dei diritti umani, ai programmi di aiuto umanitario e al programma alimentare mondiale, licenziando il personale;
Considerato che l’alternativa all’Onu è la legge del più forte, il dominio dell’illegalità, dell’arbitrio e dell’impunità, il caos internazionale, la devastazione ambientale planetaria, la violazione sistematica dei fondamentali diritti umani, delle libertà e della democrazia;
Consapevole dell’indissociabilità del destino delle Nazioni Unite, della legalità e del diritto internazionale dei diritti umani;
Convinta che l’ONU debba tornare ad essere il cantiere globale della costruzione della pace nel mondo, garante della legalità internazionale, istituzione di global governance democratica volta a prevenire i conflitti e a promuovere il rispetto dei diritti della persona e dei popoli e la sicurezza umana;
Determinata a dare piena attuazione al Patto per il Futuro, adottato dai capi di Stato o di Governo di tutti i paesi del mondo durante il Summit del Futuro che si è svolto a settembre 2024 presso la sede dell’Onu a New York, in cui si ribadisce la necessità di promuovere la “ripresa della cooperazione internazionale basata sul rispetto del diritto internazionale, senza il quale non possiamo né gestire i rischi né cogliere le opportunità che abbiamo di fronte”; si riconosce “che il sistema multilaterale e le sue istituzioni, con le Nazioni Unite e la sua Carta al centro, devono essere rafforzate per stare al passo con un mondo che cambia” e si riafferma “il nostro incrollabile impegno ad agire nel rispetto del diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite, i suoi obiettivi e principi”;
Convinta che la via dell’ONU è la via giuridica, istituzionale e nonviolenta alla pace, che l’Onu è come la terra, l’unica che abbiamo;
Convinta che non è più rinviabile l’apertura di una nuova fase politica per lo sviluppo di un multilateralismo efficace e democratico e che è venuto il momento di far rivivere lo spirito se non anche, integralmente, la lettera della Carta delle Nazioni Unite;
impegna il Governo a
riaffermare in tutte le sedi nazionali e internazionali il proprio sostegno ai valori, ai principi e agli obiettivi enunciati nella Costituzione Italiana, nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ribadendo la centralità dell’Onu per la costruzione di un ordine mondiale di pace e di giustizia sociale ed economica, come definito dall’articolo 28 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani;
aumentare la quota di finanziamento ordinario e volontario dell’Italia e dell’Unione Europea all’Onu e al suo sistema di agenzie specializzate, in modo da fronteggiare la grave crisi economica provocata dai paesi ostili;
agire in coerenza con quanto sottoscritto nel Patto per il Futuro, per difendere, rafforzare e rilanciare il ruolo di pace dell’Onu, a partire dalla sua capacità effettiva di soccorrere e proteggere le popolazioni travolte dalle guerre;
definire un piano nazionale per l’attuazione delle 56 “Azioni” enunciate nel Patto per il Futuro, in particolare quelle per il rafforzamento e la democratizzazione delle Nazioni Unite, e la messa in funzione di un sistema indipendente di monitoraggio;
promuovere la creazione di un gruppo informale di “like-minded states” decisi a dare vita ad una “Convenzione Universale per il rafforzamento e la democratizzazione delle Nazioni Unite” sull’esempio della “via convenzionale” sperimentata dall’Unione Europea per compiere importanti passi istituzionali.
Decide altresì di
invitare il Segretario Generale dell’Onu a Roma, in occasione dell’80° Anniversario delle Nazioni Unite, per introdurre una seduta speciale del Parlamento italiano, a Camere riunite, dedicata al rilancio dell’Organizzazione mondiale e del multilateralismo;
riunire ad Assisi i rappresentanti dei Parlamenti, dei Governi, delle istituzioni internazionali, degli enti locali e delle organizzazioni della società civile disponibili a investire sull’Onu e promuovere la convocazione di una “Convenzione Universale per il rafforzamento e la democratizzazione delle Nazioni Unite”.
Vieni a Perugia dal 9 al 12 ottobre 2025
Partecipa all’Assemblea dell’Onu dei Popoli
4 giorni per la pace
per riflettere, imparare, conoscere, discutere, confrontarsi, progettare e poi marciare assieme da Perugia ad Assisi
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