A cinque anni dal 2030, lo spreco alimentare resta una sfida aperta, e alcuni obiettivi dell’Agenda sembrano ancora lontani. Per quanto riguarda l’Obiettivo 2 “Sconfiggere la fame”, si celebra oggi la Giornata mondiale di consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari, un momento per riflettere su uno squilibrio alimentare inaccettabile dal punto di vista sociale e ambientale. Ogni anno, milioni di tonnellate di cibo vengono perse o sprecate all’interno dell’Unione Europea, causando un impatto enorme sull’ambiente, sull’economia e sul benessere delle persone. Lo spreco alimentare non riguarda solo la quantità di cibo buttato, ma anche tutte le risorse impiegate per produrlo: acqua, terra, energia e lavoro.
Agenda e obiettivi per il 2030, cosa sono?
L’Agenda Onu è stata adottata nel 2015 ed è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – inquadrati all’interno di un programma d’azione più vasto da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030. Questo programma non risolve tutti i problemi ma rappresenta una buona base comune da cui partire per costruire un mondo diverso e dare a tutti la possibilità di vivere in un mondo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, economico.
In base all’obiettivo 2, l’Unione Europea si è posta l’obiettivo di:
- Dimezzare gli sprechi alimentari nei negozi e nelle case entro il 2030, incentivando comportamenti più consapevoli tra i consumatori e le imprese.
- Ridurre le perdite alimentari lungo tutta la filiera, dal campo alla tavola, migliorando l’efficienza della produzione, della conservazione e della distribuzione.
- Favorire la collaborazione tra aziende, comunità e ricercatori per sviluppare soluzioni innovative, semplici e adattabili ai contesti locali.
Come prevenire lo spreco alimentare a casa? I nostri consigli pratici
Secondo il rapporto 2025 dell’ Osservatorio internazionale Waste Watcher su cibo e sostenibilità, in italia sprechiamo 30 kg di cibo l’anno e 2,447kg ogni mese. Il costo è di circa 290 € annui a famiglia, e ‘vale’ oltre 7 miliardi e mezzo solo per il cibo gettato nelle case e 13,5 miliardi per l’intera filiera agroalimentare italiana. Frutta fresca, verdure, pane fresco, insalata, aglio e cipolla sono i top 5 alimenti più sprecati, secondo il report.
Ecco alcuni comportamenti anti-spreco importanti, da adottare ora e in futuro:
- Fare una lista della spesa che limiti le scelte d’impulso davanti allo scaffale.
- Monitorare le date di scadenza dei cibi
- Conservare correttamente gli alimenti per evitare che si deteriorino prima del tempo.
- Prediligere sempre la scelta di alimenti di stagione per il loro valore nutrizionale più elevato.
- Sistemare gli alimenti in frigo in base alla loro scadenza, mettendo i cibi comprati più di recente dietro a quelli che erano già in frigo
- Riutilizzare gli avanzi di cibo per confezionare ricette creative ( dado con scarti di verdure, torte di frutta e pane raffermo, pizza di pane verdure e formaggi )
Per quest’ultimo consiglio, è possibile sfogliare il nostro ricettario Econgusto, con tantissimi abbinamenti culinari a spreco zero.
Fonte: Rinnovabili.it;
Foto: Pexels