Napoli tra forno e campi: la pizza Cesarina di Gaetano Genovesi che racconta l’Agro Sarnese-Nocerino - Le avventure di Anna Pernice - Travel Fashion Tips

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Quando si parla di pizza napoletana, il pensiero corre subito al forno a legna, alla pasta morbida e agli ingredienti che raccontano la Campania. Ma ci sono pizze che hanno qualcosa in più: portano con sé il peso della tradizione agricola, il valore del lavoro nei campi e la voglia di innovare senza dimenticare le radici. È il caso della pizza Cesarina, la nuova creazione del maestro pizzaiolo Gaetano Genovesi, tra i nomi più apprezzati nel panorama delle pizzerie di Napoli.

Dal campo al forno: la storia del pomodoro Cesarino

Il cuore della Cesarina è il pomodoro Cesarino, una varietà storica dell’Agro Sarnese-Nocerino, recentemente recuperata grazie ai contadini della cooperativa DANIcoop.
Questo piccolo scrigno di gusto viene coltivato a Sarno, negli Orti della Musica, il parco delle biodiversità di casa Gustarosso nato dalla collaborazione con il Maestro Beppe Vessicchio.
Gaetano Genovesi non si è limitato a scegliere l’ingrediente: ha voluto seguirne personalmente lo sviluppo, dalla semina alla raccolta, lavorando fianco a fianco con i contadini. Un gesto simbolico che lega ancora di più la pizza al territorio.

La pizza Cesarina: un inno alla marinara

La Cesarina è una pizza che rende omaggio alla più antica tradizione partenopea: la pizza marinara.
Semplice e allo stesso tempo ricca di identità, è preparata con:

  • Pomodoro Cesarino

  • Aglio dell’Ufita

  • Origano selvatico del Vesuvio

  • Olive nere di Gaeta

  • Capperi e acciughe

Ogni ingrediente è un pezzo di Campania che, insieme, costruisce un morso autentico, intenso e profondamente mediterraneo.

Una cena che unisce contadini e pizzaioli

La prima degustazione della Cesarina si è tenuta il 29 settembre nella pizzeria Genovesi a Napoli. Gli ospiti d’onore? Proprio i contadini che hanno coltivato il Cesarino: un incontro simbolico che ha unito “le braccia che arano la terra e le mani che impastano”.
Una serata che ha avvicinato città e campagna, mostrando come la pizza napoletana possa diventare un ponte culturale oltre che gastronomico.

La presentazione della Cesarina è stata accompagnata da un percorso degustativo che ha raccontato la ricchezza della cucina campana:

  • Ciurillo a cotoletta: fiore di zucca farcito con salsiccia e friarielli, servito su vellutata di pomodoro giallo.

  • Pizza Cesarina: la nuova marinara con pomodoro Cesarino.

  • Cosacca maccarunara: salsa di pomodoro Cesarino stracotto, basilico, pepe e pecorino a buccia nera, con tocchi di pomodoro giallo.

  • Buona Luna: ripieno dolce al forno con ricotta, nocciola, Nutella e crema di pistacchio.

Il tutto accompagnato da due vini campani: il Gragnano Penisola Sorrentina DOC e l’Aglianico del Taburno rosato DOCG.

Dove assaggiare la pizza Cesarina

La pizzeria Genovesi in Via Manzoni a Napoli è il luogo dove provare la nuova creazione del maestro. Un indirizzo imperdibile per chi vuole vivere un’esperienza di food travel in Campania, tra pizza, tradizioni agricole e vini del territorio.

Consigli di viaggio: tra Napoli e l’Agro Sarnese-Nocerino

Se vuoi unire la scoperta della pizza Cesarina a un itinerario di viaggio, ecco qualche tappa da non perdere:

  • Sarno e gli Orti della Musica: visita il progetto Gustarosso, un parco agricolo e culturale che racconta la biodiversità campana.

  • Pompei ed Ercolano: a pochi chilometri, due gioielli archeologici che non hanno bisogno di presentazioni.

  • Il Vesuvio: escursioni tra vigneti e crateri per scoprire il lato più autentico del vulcano simbolo di Napoli.

  • Gragnano: patria della pasta, dove assaggiare i celebri spaghetti trafilati al bronzo.

  • Cantine locali: dall’Aglianico al Gragnano, un tour tra le vigne della Campania è l’occasione perfetta per abbinare vino e pizza.

Recapiti
Anna Pernice