Eurobarometro EFSA 2025: la sicurezza alimentare nelle priorità degli italiani

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L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato i risultati della sua indagine Eurobarometro 2025 sulla sicurezza alimentare, ampliando quest’anno il raggio d’azione a 26.370 cittadini non solo dei 27 Stati membri, ma anche di 7 Paesi candidati all’adesione (Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia e Turchia). L’indagine, condotta ogni tre anni, rivela tendenze significative sulle percezioni e le priorità dei consumatori europei.

La fiducia e la consapevolezza nel sistema europeo sono in aumento. Otto cittadini su dieci (79%, +6 punti rispetto al 2022) concordano sull’esistenza di normative che garantiscono la sicurezza degli alimenti. Parallelamente, il 76% (+6 punti) si fida del ricorso dell’UE a consulenze scientifiche, e il 71% (+6 punti) è consapevole della collaborazione tra autorità UE e nazionali.

Tuttavia, l’attenzione non è univoca: circa quattro cittadini su dieci (41%) mantengono lo stesso livello di attenzione tra dieta sana e rischi alimentari, ma un terzo (34%) si concentra maggiormente sulla dieta sana, mentre solo due su dieci (23%) sono più preoccupati per i rischi.

Sul fronte delle fonti di informazione, i cittadini europei non hanno dubbi: medici di base e specialisti si attestano al primo posto per attendibilità (90%), seguiti da scienziati (84%), organizzazioni dei consumatori e agricoltori (entrambi 82%). La fiducia nelle autorità nazionali (70%) e nelle istituzioni dell’UE (69%) ha registrato un leggero incremento.

Per quanto riguarda i canali, la televisione mantiene il primato come principale fonte di informazione sui rischi alimentari (55%), sebbene in calo di 6 punti. Seguono le conversazioni con familiari/amici (42%) e i motori di ricerca Internet (38%). Da notare il balzo in avanti di social network e blog online, ora utilizzati dal 25% dei rispondenti (+4 punti).

Il campione dei consumatori italiani

Le risposte da parte del campione italiano mostrano una sensibilità unica:

  • priorità elevata. Per gli italiani, la sicurezza alimentare (food safety) e l’importanza della provenienza degli alimenti sono priorità più sentite rispetto alla media europea. Il campione è inoltre più attento ai valori etici (benessere animale) e ambientali (impatto sul clima);
  • paradossi di informazione. Nonostante si dichiarino più interessati al tema della sicurezza alimentare, gli italiani risultano meno informati della media UE riguardo argomenti specifici come additivi, residui di antiparassitari, antibiotici, e benessere animale;
  • le grandi preoccupazioni. Le principali preoccupazioni degli italiani superano la media europea e riguardano le malattie animali trasmissibili all’uomo e i residui di antibiotici, steroidi o ormoni nella carne. Al terzo posto si colloca il timore di intossicazione alimentare (virus, batteri), percezione anch’essa superiore alla media UE. Infine, gli italiani si dicono meno preoccupati per il benessere animale rispetto alla media europea.

In Italia, il primato dei canali televisivi come fonte di informazione è ancora più marcato che nel resto d’Europa. Inoltre, i consumatori italiani percepiscono le informazioni sulla sicurezza alimentare come “molto tecniche e complesse” in misura superiore alla media UE.

Sul fronte dell’attendibilità, i medici e gli specialisti sono le fonti di fiducia in assoluto, superando di gran lunga l’affidabilità riposta nelle autorità nazionali e persino nelle associazioni dei consumatori. Prevedibilmente, personaggi famosi, blogger e influencer si collocano all’ultimo posto per attendibilità.

Fonte: Efsa

Recapiti
Unione Nazionale Filiere Agroalimentari