È su Gazzetta Ufficiale la Legge 3 ottobre 2025, n. 147 – di conversione del DL 116/2025, recante disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata “Terra dei fuochi”.
Nella Terra dei fuochi del Rapporto Ecomafie
E’ una vasta area dell’Italia meridionale chiamata così in relazione:
– all’interramento di rifiuti tossici e speciali;
– alla presenza di discariche abusive sparse sul territorio;
– all’innesco di numerosi roghi di rifiuti, che diffondono diossina e altri gas inquinanti nell’atmosfera.
La presenza di rifiuti abusivi è correlata a un incremento significativo dell’incidenza di specifiche patologie, e della mortalità per leucemie e altri tumori, nella popolazione di tutti. L’espressione è apparsa per la prima volta nel 2003, quando fu usata nel Rapporto Ecomafie di quell’anno curato da Legambiente.
I reati contro l’ambiente nel nostro Paese, nel 2024 hanno oltrepassato la soglia dei 40 mila (+14,4% rispetto al 2023); per la precisione, siamo a 40.590, con una media di oltre 111 al giorno, 4,6 ogni ora. Aumenta il fatturato ecocriminale, pari a oltre 9,3 miliardi di euro. Così come continuano a salire i numeri dei delitti ambientali previsti dal Codice penale, inquinamento in testa, contestati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto (971, +61,3%).
Necessariamente inasprite le sanzioni
La Legge n. 147 appena subentrata alle norme in tema, vige dall’8 ottobre 2025. Modifica in più punti il Codice dell’ambiente per esacerbare, in un contesto geografico difficile, le sanzioni in caso di abbandono, trasporto illecito e combustione di rifiuti, ed introdurre nuovi delitti in materia di rifiuti pericolosi.
Redazione redigo.info