Il MIC ha vinto il bando Digital MAB, Musei Archivi e Bilioteche
8 Ottobre 2025
Il MIC Faenza con il progetto ” Trasformare il digitale in patrimonio: accessibilità, condivisione e valorizzazione” è tra i 10 progetti di ricerca-azione vincitori del bando Digital MAB, promosso dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali nell’ambito del progetto Dicolab. Cultura al digitale.
L’obiettivo è ambizioso: favorire la convergenza digitale tra musei, archivi e biblioteche (MAB) attraverso progetti sperimentali che approfondiscono processi e strumenti per la digitalizzazione, metadatazione, rappresentazione dei dati e lo studio dei pubblici digitali.
I progetti selezionati avranno nove mesi di tempo per portare avanti le proprie ricerche e testare soluzioni da mettere a sistema per l’intero settore. Per farlo, saranno accompagnati da un tutor messo a disposizione dalla Scuola per garantire un approccio rigoroso e replicabile.
Il progetto del MIC Faenza prevede lo studio e la revisione del patrimonio digitale MAB del Museo che si compone prevalentemente di schede di opere ceramiche, volumi, manoscritti, archivio del Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea Premio Faenza e foto storiche. Attraverso una gestione autonoma delle risorse digitali ambisce a migliorare la gestione, l’integrazione e la condivisione dei dati digitali per favorirne la valorizzazione e potenziarne l’accessibilità e la fruibilità a livello nazionale e internazionale.
Problemi identificati
Dispersione del patrimonio digitale: circa 45.000 schede catalografiche, video, fotografie, libri rari e scansioni 3D sono distribuiti su piattaforme diverse (online e offline), rendendo difficile la fruizione e la valorizzazione.
Frammentazione e obsolescenza: materiali come la rivista Faenza e l’archivio del Premio Faenza sono conservati su supporti non aggiornati o privi di controllo, come database chiusi o archivi personali.
Crescita non strutturata dei contenuti: l’aumento continuo dei dati digitali, anche grazie al progetto MIC 4.0, richiede strumenti e strategie per garantirne accessibilità, conservazione e valorizzazione.
Obiettivi generali e specifici
La proposta mira a digitalizzare e standardizzare il patrimonio digitale del MIC secondo le linee guida del PND, superando frammentazione e disomogeneità dei dati. L’obiettivo è creare un sistema informativo integrato e interoperabile, accessibile a livello nazionale e internazionale. Si prevede l’allineamento agli standard europei di metadatazione e la partecipazione a digital library come Europeana. Il progetto contribuisce alla creazione di ambienti culturali digitali inclusivi e sostenibili.
Approccio di ricerca-azione
Il progetto affronta criticità come l’eterogeneità dei linguaggi descrittivi, la frammentazione dei dati e l’assenza di un sistema informativo integrato. Prevede l’allineamento agli standard del PND e l’adozione di un ambiente digitale interoperabile per garantire accessibilità e condivisione. Le attività includono analisi dei dati, migrazione, metadatazione e integrazione in piattaforme come Europeana. È previsto un monitoraggio continuo per valutare l’efficacia delle azioni. I risultati saranno condivisi tramite report e linee guida replicabili.
Output attesi
Relazioni e report tecnici: analisi delle criticità del patrimonio digitale MAB, report intermedi e finali con risultati, soluzioni adottate e linee guida replicabili.
Piano operativo e strumenti: definizione di criteri, strumenti e piattaforme per l’allineamento agli standard del PND e la metadatazione.
Data set digitalizzati e testati: selezione, revisione e caricamento di data set eterogenei su digital library nazionali ed europee (es. Europeana).
Evento di disseminazione: organizzazione di workshop, conferenze o webinar per condividere risultati e coinvolgere stakeholder nazionali ed europei.