Comunicato stampa

Integrazione tra PrEP, test e peer support per migliorare la prevenzione e il supporto alle persone con HIV. Un modello innovativo replicabile in altre realtà italiane. È il progetto ideato dal Comitato Provinciale Arcigay “Antinoo” di Napoli in collaborazione con l’Ospedale Cotugno. Sarà realizzato grazie al Community Award Program 2025 di Gilead Sciences, concorso nazionale per gli Enti del terzo settore.

Milano, 7 ottobre 2025 – Nasce a Napoli un nuovo servizio aperto alla popolazione campana per affrontare in modo integrato e innovativo le 3 più importanti urgenze nel contrasto alla diffusione dell’HIV e delle altre malattie sessualmente trasmesse (IST): prevenzione efficace, diagnosi precoce, supporto “alla pari” a chi vive e a chi scopre di vivere con l’infezione da HIV. È’ il progetto “PrEP, Test e Peer Support: un servizio integrato dalla prevenzione alla gestione di HIV/IST”, ideato e coordinato da Antinoo Arcigay Napoli in collaborazione con l’Ospedale Cotugno della città, centro di riferimento nazionale per le malattie infettive.

L’iniziativa, la prima di questo genere in Campania, sarà realizzata grazie al finanziamento ottenuto al Community Award Program 2025, Bando di concorso promosso in Italia dalla società biofarmaceutica Gilead Sciences e riservato ad Associazioni di pazienti ed Enti del Terzo Settore nelle aree delle malattie infettive, delle patologiche oncologiche e oncoematologiche.

La situazione dell’HIV in Campania presenta diverse criticità. Nella regione si registra ogni anno un’incidenza tra le più alte d’Italia, con oltre 3,9 nuovi casi ogni 100.000 residenti1. Una quota preoccupante di diagnosi avviene inoltre tardivamente, quando cioè l’infezione è molto progredita ed è più difficile intervenire con le terapie oggi disponibili.2

Sono dati che evidenziano il ritardo nell’accesso ai test diagnostici: disponibilità limitata di punti di screening insieme allo stigma impediscono a molte persone di fare il test, aumentando il rischio di trasmissione e ritardando la diagnosi. Mostrano inoltre una scarsa consapevolezza e informazione sulla prevenzione che oggi si può avvalere di efficaci opzioni farmacologiche (PrEP, Profilassi Pre- Esposizione) di cui però è difficile disporre con rapidità per gli attuali lunghi tempi di attesa. Infine, chi vive con l’HIV o scopre di averlo contratto manca di supporto rispetto alle problematiche legate all’infezione, a partire dalla gestione della terapia a quelle pratiche ed emotivo-relazionali, in un contesto di generale pregiudizio e stigma.

“È evidente la necessità di interventi non solo tempestivi ma anche innovativi in grado di assicurare una maggiore diffusione di comportamenti preventivi, un più ampio ricorso ai test per la diagnosi tempestiva dell’infezione e un supporto continuativo in chi contrae l’infezione. Da qui l’idea di un progetto di servizi integrati facendo leva sulla sinergia virtuosa che può nascere unendo le competenze del terzo settore – la nostra Associazione – e quelle della sanità pubblica – l’Ospedale Cotugno – spiega Carlo Oneto, sociologo e responsabile gruppo salute Antinoo Arcigay Napoli.

Il progetto premiato al Bando prevede infatti la creazione del primo punto regionale per l’accesso alla PrEP, ai test rapidi per HIV/IST e al supporto alle persone con HIV fornito da chi vive la stessa condizione (peer to peer support). In dettaglio:

  • PrEP Point community-based: accesso rapido e senza barriere alla PrEP attraverso la consulenza di personale medico volontario e persone con HIV adeguatamente formate all’interno degli spazi dell’associazione. L’obiettivo è di ridurre drasticamente i tempi di attesa dagli attuali oltre 30 giorni a un massimo di 7 portando nei locali dell’associazione quanto oggi viene fatto solo in ospedale (la c.d. de-ospedalizzazione);
  • Check Point HIV/IST: possibilità di eseguire test rapidi per HIV, sifilide ed epatite C con counseling strutturato da parte di personale sanitario e persone “peer” con HIV. Saranno organizzati eventi esterni per portare lo screening e l’informazione nelle comunità della città e della regione a maggiore vulnerabilità. Obiettivo finale: incrementare del 30% il numero di test HIV/IST effettuati rispetto al 2025;
  • Peer Support (HIV Tutor Care): supporto medico, pratico ed emotivo-relazionale di almeno 50 persone con nuova diagnosi di HIV da parte di chi – adeguatamente formato – condivide la loro stessa condizione (peer learning). Un supporto attraverso incontri e gruppi di confronto per la creazione di reti di aiuto reciproco, gestione della terapia, assistenza nelle procedure amministrativo-sanitarie e rapporti con il personale medico.

Tutte le attività, che si avvieranno a fine 2025 e proseguiranno per tutto il 2026, si svolgeranno sia nei locali “de-ospedalizzati” di Antinoo Arcigay Napoli, facilmente raggiungibili nel centro città, sia in uno spazio dedicato all’interno dell’Ospedale Cotugno. La duplice localizzazione consentirà di offrire servizi in un ambiente comunitario e in un contesto ospedaliero facilitando l’accesso a persone con esigenze diverse.

Questa collaborazione rappresenta un passo importante verso un modello di salute pubblica più inclusivo e vicino ai bisogni reali delle persone,” sottolinea la dott.ssa Viviana Rizzo infettivologa, nonché coordinatrice e supervisora del progetto per conto dell’Ospedale Cotugno di Napoli. “L’unione delle competenze cliniche dell’Ospedale e dell’esperienza di prossimità di Antinoo Arcigay Napoli ci permette di offrire risposte tempestive ed efficaci nella prevenzione e nella presa in carico dell’HIV. La presenza del PrEP Point all’interno dell’associazione oltre che il coinvolgimento attivo di peer supporter insieme al personale medico sono elementi innovativi che possono fare la differenza nel contrastare la diffusione dell’infezione e migliorare la qualità di vita di chi vive quotidianamente con essa.”

A conclusione del progetto, procedure e risultati verranno divulgati e presentati in ambito scientifico perché il modello possa essere replicabile e scalabile. “Combinando PrEP point, check Point e Peer Support puntiamo a proporre un modello innovativo e altamente efficace nel contrasto all’HIV e alle IST, un modello senz’altro replicabile anche in altre realtà territoriali dove possa esserci la volontà di mettere a fattor comune le competenze del terzo settore e della sanità pubblica, uno degli elementi chiave del successo di questo tipo di iniziative” – conclude Carlo Oneto.

1 Istituto Superiore di Sanità: https://www.epicentro.iss.it/aids/pdf/coa-2024.pdf.
2 Circa il 60% dei neo-diagnosticati nella regione presenta una compromissione del sistema immunitario al momento della diagnosi, con oltre il 40% già in fase di AIDS conclamata.

Community Award Program

Il Community Award Program – giunto alla sua 13a edizione – è il Bando di concorso promosso da Gilead Sciences finalizzato a selezionare e premiare i migliori progetti proposti da Associazioni di pazienti e più in generale da Organizzazioni No Profit italiane che, secondo il giudizio di una Commissione giudicatrice indipendente, dimostrino di avere ricadute positive sulla qualità di vita e sull’assistenza terapeutica delle persone affette da HIV, patologie del fegato, patologie oncologiche e oncoematologiche. Nel corso delle 13 edizioni sono stati premiati 285 progetti presentati da associazioni pazienti per 1/3 nazionali e per il resto operanti a livello locale in tutto il Paese. Cinque i criteri di valutazione dei progetti: 1. Contenuto; 2. Obiettivi e fattibilità; 3. Esperienza del proponente nell’ambito tematico del progetto; 4. Creazione di network e/o partnership di collaborazione che prevedano una condivisione delle best practice; 5. Valenza dell’impatto sociale del progetto. Per saperne di più: www.gilead.it

Gilead Sciences

Gilead Sciences è una società biofarmaceutica californiana che da quasi 40 anni ricerca e sviluppa farmaci innovativi per contribuire alla salute del mondo. L’azienda è impegnata sul fronte del progresso in medicina per la prevenzione e il trattamento di patologie come HIV/AIDS, malattie epatiche, COVID-19, patologie ematologiche e oncologiche. Gilead ha sede a Milano dall’anno 2000 e collabora con i partner istituzionali, scientifici, accademici, industriali e le comunità locali per ricercare, sviluppare e rendere disponibili le terapie anche per pazienti italiani. Ulteriori informazioni su www.gilead.it

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Articolo tratto da https://www.arcigaynapoli.org/2025/10/07/contro-hiv-napoli-cambia-passo/

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