Federico Rampini: libri e temi dell'autore de La lezione del Giappone | Libri Mondadori

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La lezione del Giappone: Federico Rampini racconta il Paese che anticipa le sfide dell'Occidente

Dopo il successo di Il lungo inverno, La speranza africana e Grazie, Occidente! torna sugli scaffali Federico Rampini con un nuovo libro, La lezione del Giappone, e ci porta così in un viaggio fra i misteri di una civiltà antichissima e affascinante, un paese che condensa modernità e rispetto della tradizione come nessun altro, e ciononostante deve far fronte a numerosi paradossi: il paradiso delle buone maniere può essere vissuto come una prigione di conformismo, tanto che alcuni decidono di scomparire, evaporando nel nulla.

Dopotutto il mondo sta riscoprendo il Giappone. Un sintomo è il boom di visitatori, che sconvolge un paese poco abituato all’overtourism. È una riscoperta che ha molte facce: la rinascita dell’industria nipponica è quasi invisibile, nascosta in prodotti ad altissima tecnologia di cui nessuno può fare a meno; più vistoso è invece il "soft power" di Tokyo, che dilaga da decenni nella cultura di massa - dai manga agli anime, dai videogame alla letteratura, dal cinema al J-pop - adolescenti e adulti occidentali assorbono influenze nipponiche talvolta senza neppure saperlo; anche il sushi è ormai globale quanto la pizza.

Se si elencano tutte le mode nate nel Sol Levante, colpisce un’analogia con quel che fu l’Inghilterra dei Beatles negli anni Sessanta. Persino la sua spiritualità, dallo shintoismo al buddismo zen, ha esercitato una presa potente su noi occidentali, anticipando l’ambientalismo e il culto della natura come "divinità diffusa"...

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Il gioco del potere: Federico e Jacopo Rampini in un romanzo sulle grandi questioni geopolitiche

Il gioco del potere è un thriller dal ritmo serrato, in cui l’innovazione tecnologica può determinare le sorti del pianeta, ma anche la storia di un padre e di un figlio, divisi da incomprensioni e silenzi, che nel caos degli eventi troveranno un modo per riavvicinarsi. Infatti, questo romanzo - non un saggio! - è stato scritto a quattro mani proprio da Federico Rampini insieme al figlio Jacopo.

Questo racconto in cui le grandi questioni geopolitiche si intrecciano con le relazioni familiari, mette al centro lo spietato gioco del potere, in cui le alleanze si spezzano, i principi si piegano e la lealtà si vende al miglior offerente. L’unica regola è vincere.

Il gioco del potere inizia nel futuro, anno 2027, quando il mondo è sull’orlo di una guerra: la Cina stringe d’assedio Taiwan e gli Stati Uniti preparano una risposta. Nel cuore di questo scontro planetario, un’azienda italiana diventa una preda ambitissima: NaviTech, leader nella produzione di microchip avanzati, possiede segreti industriali che potrebbero cambiare i destini del mondo. E tutti li vogliono. Ma quella tra Cina e Stati Uniti non è l’unica guerra che l’azienda dovrà affrontare...

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Grazie, Occidente!: l'ultimo saggio di Federico Rampini

Grazie, Occidente! ci conduce in un viaggio tra la storia degli ultimi secoli e la geopolitica del mondo contemporaneo, e approfondisce quel che l’Occidente è stato davvero per l’umanità.

È ora che qualcuno lo dica: "Grazie, Occidente!". Ma sono due parole che non incontrerete altrove. Tutto il bene che abbiamo fatto, a noi stessi e agli altri, è il supremo tabù di questa epoca. Quali tratti originali della nostra civiltà hanno fatto sì che da mezzo millennio il progresso nasca qui e non altrove? Perché la Cina e l’Iran oggi si definiscono "repubbliche", un concetto che non esiste in Confucio o nel Corano?

Grazie, Occidente! è una lezione di onestà storica, urgente per le nuove generazioni, che aiuta a ricostruire la nostra autostima e a vedere il futuro con più fiducia.

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La speranza africana: il nostro futuro si giocherà in questo continente

Quasi un ventennio fa, Federico Rampini fece scoprire agli italiani un’Asia nuova, in vorticoso cambiamento, con i bestseller Il secolo cinese e L’impero di Cindia. Oggi, con La speranza africana, affronta con lo stesso approccio spregiudicato l'Africa, e il nostro futuro, che si giocherà in questo continente.

Perché lì si concentrerà la crescita della popolazione in questo secolo, mentre la denatalità avanza altrove. Un’altra sfida riguarderà le materie prime, in particolare materiali strategici nella transizione verso un’economia sostenibile: molti dei minerali e metalli rari indispensabili per i pannelli solari o le auto elettriche vengono estratti in Africa.

Del continente gli italiani conoscono solo una narrazione pauperistica e catastrofista. L’Africa è descritta come l’origine della "bomba migratoria", vittima di tutti gli appetiti imperialisti e neocoloniali: quelli occidentali o la nuova invasione da parte della Cina. Dagli anni Settanta, l’Occidente ha mescolato la sindrome della pietà, i complessi di colpa e una "cultura degli aiuti umanitari" destinata a creare dipendenza e corruzione.

Così, contro gli stereotipi s’impone una nuova narrazione, chiesta in primis da autorevoli personalità africane, che si riprendono il diritto di raccontare l’Africa così com’è davvero, senza piangersi addosso, ribellandosi ai luoghi comuni occidentali.

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Il lungo inverno, l'era della scarsità e le risposte ai problemi energetici ed economici

Il lungo inverno, tra gli ultimi saggi di Federico Rampini indaga quanto è reale, oggettivo e palpabile il problema energetico ed economico nell'era della scarsità che stiamo vivendo. E quanto è invece fabbricato e artefatto dai comportamenti e dalle scelte politiche sbagliate.

Tra guerra e shock energetico, cambiamento climatico, squilibri demografici e pressioni migratorie, non è facile fare una distinzione tra crisi vere o false catastrofi annunciate da profeti interessati a diffondere terrore.

Così Federico Rampini ne Il lungo inverno cerca di trovare le motivazioni e le dinamiche italiane e mondiali che ci stanno portando verso l'inizio di una fase storica segnata da ristrettezze, sacrifici, razionamenti e tagli su tutto.

O almeno questo sembra, perché dalla profezia errata sulla fine dello sviluppo che fu l'ossessione degli anni Settanta, dovrebbe essersi insinuato fra noi un dubbio: che vedere dietro l'angolo l'Apocalisse imminente sia un tratto di civiltà decadenti...

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Federico Rampini: libri e tesi sul Suicidio occidentale

Una sconfitta culturale prima che politica: inizia con questo concetto il nuovo libro di Federico Rampini, in cui l'autore riflette sulla crisi in corso negli Stati Uniti, sullo spettro del declino dell'Occidente e sull’attacco alla democrazia di cui la guerra contro l'Ucraina da parte della Russia è un messaggio inequivocabile.

La tesi di Suicidio occidentale è chiara, limpida: l'attacco dell'Oriente verso l'Occidente è colpa nostra perché abbiamo perso i nostri valori. Ancora una volta, e dopo il successo di Fermare Pechino, Federico Rampini esplora il disastro in corso, avvertendoci delle possibili conseguenze.

L'autore, che risiede negli Stati Uniti dal 2000, è uno dei giornalisti più esperti e più riconosciuti nel nostro Paese in fatto di analisi politiche, sociali e culturali relative ai due grandi giganti del nostro tempo: USA e Cina.

I suoi saggi sulla situazione critica tra Occidente e Oriente sono così attuali e incisivi, da essersi spesso rivelati premonitori. Come mai prima, però, il suo nuovo libro Suicidio occidentale descrive la situazione critica e preoccupante che stiamo vivendo e che abbiamo visto nascere il 24 febbraio tra Russia e Ucraina.

La colpa dell'Occidente

La "nostra" colpa, secondo Federico Rampini, è quella di essere arrivati all'autodistruzione, partendo da un disarmo culturale che ha portato di conseguenza a quello strategico. Il declino dell'Occidente era già uno spettro che ci angosciava da tempo. Ma perché?

Per l'autore, l'ideologia dominante che viene diffusa da media, università, cultura di massa mira a demolire la nostra autostima occidentale, portandoci a colpevolizzarci e piangerci addosso, senza proporre più valori al mondo o alle nuove generazioni.

Ciò che ci resta sembrano essere solo crimini da espiare. Da qui nasce quindi il Suicidio occidentale.

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Redazione Libri Mondadori