Il mondo deve riconoscere il genocidio congolese

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In data 23 settembre 2025, il presidente della RDC ha preso parola di fronte l’Assemblea delle Nazioni Unite insistendo perché venga riconosciuto il genocidio in atto in Congo. “Da più di 30 anni il popolo congolese è vittima di una guerra di aggressione che ha causato milioni di morti, ha cancellato interi villaggi e provocato circa 7 milioni di sfollati. Non si tratta di un semplice conflitto, è un genocidio silenzioso!”, afferma Tshisekedi con grande emozione e fermezza. Non manca di nominare gli autori di questa tragedia: il Movimento ribelle M23/AFC e le Forze di Difesa del Rwanda che lo sostengono. 

Il presidente ha inoltre richiesto la creazione di una commissione di inchiesta internazionale indipendente per documentare i crimini commessi, così da poter varare delle sanzioni mirate contro i responsabili e sollecitare la fine del finanziamento dei gruppi armati per lo sfruttamento illecito dei minerali. Il discorso si è concluso con un accorato appello all’unità e alla resilienza del popolo congolese: “Il mondo deve riconoscere il genocidio congolese. Insieme facciamo in modo che mai più un solo bambino sia ucciso, che nessuna donna sia violata, che nessuna famiglia sia sfollata a causa degli interessi geopolitici o economici”. Per fare ciò, è necessario che la Comunità internazionale contribuisca nel mettere un punto a decenni di impunità. Intanto, gli scontri armati non si fermano, anzi, si moltiplicano. Dall’inizio dell’anno 1,6 milioni di persone si sono aggiunte alla massa già numerosa degli sfollati e il loro numero non fa che aumentare.

L’intervento di Tshisekedi è riuscito a richiamare l’attenzione ed il sostegno del presidente francese Macron che ha affermato: “La sovranità e l’integrità territoriale della RDC devono essere rispettate!”. A conferma di quanto detto, il presidente ha indetto una conferenza speciale che si terrà a Parigi in questo mese per riunire gli attori capaci di rispondere all’urgenza umanitaria in Congo. 

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Solidarietà e Cooperazione CIPSI è un coordinamento nazionale, nato nel 1985, che associa organizzazioni non governative di sviluppo (ONGs) ed associazioni che operano nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale. Solidarietà e Cooperazione CIPSI è nato con la finalità di coordinare e promuovere, in totale indipendenza da qualsiasi schieramento politico e confessionale, Campagne nazionali di sensibilizzazione, iniziative di solidarietà e progetti basati su un approccio di partenariato. opera come strumento di coordinamento politico culturale e progettuale, con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura della solidarietà.

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