Riflessioni sulla sostenibilità a Verona

Compatibilità
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14/10/2025

Edoardo Bus

FERPI ha organizzato a Verona, lo scorso 7 ottobre, la tappa veneta di presentazione dell’Oscar di bilancio, che ogni anno premia le imprese più virtuose. 

Nella sede dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili si è quindi parlato di “Il tempo non si ferma – Il Reporting nella transizione” con autorevoli interventi. Dopo i saluti dei presidenti di OdC e FERPI Eleudomia Terragni e Filippo Nani, il dibattito – da me moderato – ha visto sul palco dei veri e propri campioni di attenzione ai temi ESG come Bruno Giordano, Presidente Fondazione Cariverona; Enrico Bauli, Vicepresidente Bauli SpA; Alessandro Russo, Consigliere Delegato AGSM AIM; Nicola Calabrò, Amministratore Delegato Sparkasse/Cassa di Risparmio di Bolzano; Silvia Nicolis, Presidente del Museo Nicolis dell’Auto e vicepresidente di Museimpresa.

Giordano ha annunciato per quest’anno un attivo finanziario di 2,9 miliardi, contro i 2,4 del 2024, che consentirà alla Fondazione di destinare ancora maggiori fondi per lo sviluppo dei territori in cui opera; Bauli ha ricordato gli investimenti nel fotovoltaico, che permetteranno di evitare l’immissione in atmosfera di 750 tonnellate di anidride carbonica; Russo ha spiegato che dal 2026 l’azienda venderà solo energia “green”, derivata in gran parte da idroelettrico ed eolico, ma che punterà anche sulla geotermia, trivellando fino a due km in profondità nel sottosuolo. Calabrò ha raccontato con ormai un quarto degli impieghi della banca siano in Veneto e dei due impianti verdi a Verona e Mantova, che assicurano indipendenza energetica all’istituto. 

Nicolis celebra i 25 anni del suo Museo e ha annunciato che è entrato a far parte delle cento collezioni più importanti al mondo con le sue straordinarie auto d’epoca, che hanno fatto diventare Villafranca un fenomeno sociale e turistico.

Ma il vento politico cambia e rallenta l’attenzione all’ambiente, alla sostenibilità e più in generale ai temi ESG. Così, prima in Francia e Germania e ora in Italia, si frena anche in tema di rendicontazione socio ambientale. “La conseguenza è che il bilancio di sostenibilità non è più immediatamente obbligatorio per le imprese – ha spiegato Mariella Colantoni, commercialista e professoressa dell’Università di Verona – ma diventerà tale per le grandi aziende (quotate a parte) solo dal rendiconto 2027, da pubblicarsi nel 28, mentre per le PMI addirittura a partire dal bilancio 2028. Inoltre, le informazioni obbligatorie da offrire al pubblico diminuiranno di quasi il 60%”.

Nelle conclusioni Ada Sinigalia, delegata FERPI Triveneto, ha comunque sottolineato l’importanza della rendicontazione e l’impegno pluriennale della Federazione su queste tematiche.

L'Oscar di Bilancio, promosso da FERPI insieme a Università Bocconi e Borsa Italiana, con Deloitte technical supporter e Il Sole 24 Ore media partner.

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