Dalla mente un aiuto per le ferite dell’anima - Europa Donna Italia

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Dalla mente un aiuto per le ferite dell’anima

All’ultimo congresso di AIS, Attualità in Senologia, si è parlato anche di Mindfulness. La relazione è stata a cura di Adele Patrini, Presidente Associazione C.A.O.S, Centro di Ascolto Operate al Seno, nell’ambito della sessione coordinata da Europa Donna Italia.

In ambito psico-oncologico, la mindfulness ha suscitato crescente interesse come strumento per ridurre lo stress, volta a favorire un migliore adattamento psicologico e relazionale. Nei pazienti oncologici, questa pratica favorisce la riduzione del rimuginio e dei pensieri ricorrenti, una migliore gestione delle emozioni legate alla malattia, un atteggiamento più gentile e accogliente verso sé stessi.

La mindfulness è stata oggetti di un progetto sviluppato presso l’ASST Sette Laghi: il Protocollo MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction). È stato sviluppato in 8 sessioni di gruppo (una a settimana, durata 2 ore) e una giornata intensiva (6 ore) e ha coinvolto in totale 56 donne in cinque edizioni. La maggior parte delle partecipanti ha mostrato miglioramenti significativi su tutti gli assi misurati. Le variazioni percentuali più evidenti riguardano la riduzione del distress percepito e la diminuzione dei sintomi psicologici.

Il progetto realizzato dimostra la validità clinica e organizzativa dell’integrazione della mindfulness nella presa in carico psico-oncologica, rafforzando l’importanza di includere approcci mente-corpo accanto ai trattamenti medici tradizionali. Il progetto al momento è finanziato dall’Associazione C.A.O.S. «Il protocollo MBSR viene proposto alla paziente dai medici del team multidisciplinare in seguito alla discussione multidisciplinare del caso clinico», spiega Adele Patrini. «Questo è un aspetto che trovo estremamente significativo e che rappresenta quella presa in carico che è una presa in cura».

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