La BMW M5 G90 non è sola al vertice: confrontata con Audi RS6 e Mercedes-AMG E63 in prestazioni, stile e dinamica, la nostra prova mette a nudo chi è davvero la più completa
di Enea Casadei
Quando parliamo di berline ad altissime prestazioni non basta più conoscere la potenza massima: serve capire come si comportano su strada urbana, extraurbana, in accelerazione e anche sotto pressione.
La nuova BMW M5 (G90) entra in questo panorama con armi pesanti – 727 CV, trazione ibrida plug-in, circa 1.000 Nm di coppia – e non si tira indietro quando si tratta di confrontarsi con le più blasonate rivali: Audi RS6 e Mercedes-AMG E63.
Nella nostra prova, abbiamo testato la M5 in ogni condizione possibile; ora la mettiamo a confronto diretto con quelle vetture per capire punti di forza, limiti e chi, alla fine, “vince” davvero.
Confronto pratico: impressioni di guida comparate
Nel corso della nostra prova abbiamo fatto una serie di “side by side” mentali e reali con le sensazioni che si ottengono alla guida di una M5 rispetto a quelle che, da esperienze precedenti o test pubblici, offrono RS6 ed E63.
Ecco come si comportano in modo comparativo.
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Uso urbano
La nuova BMW M5 vince in termini di comfort relativo in città grazie alla modalità elettrica, agli alti livelli di isolamento acustico e alle sospensioni adattive che riescono a filtrare buche e asperità con più efficacia quando non si guida a tutta. Anche se il peso si sente in manovre strette, non ci sono cedimenti marcati.
L’RS6, pur avendo anch’essa ottimi interni, spesso paga di più nelle vibrazioni e nei rumori a bassa velocità, specialmente su pavé e superfici irregolari, anche se le versioni Performance attive mitigano molto.
L’E63, da parte sua, mostra tipicamente una risposta allo sterzo più pronta e un sound più marcato (specie nelle versioni “Sport”/”S”), ma in città si percepisce un equilibrio più tirato: sospensioni più rigide, rumore di scarico più invasivo quando si spinge e minor comfort ai bassi passi rispetto alla M5 in modalità mista.
RS6 o E63? Nessun compromesso: la M5 punta al trono degli “over 700 CV”
Guida extraurbana / strade veloci
Qui la M5 offre la sua resa migliore: curve rapide, cambi di direzione, rettilinei dove si può premere. La potenza extra dell’ibrido entra in gioco e la trazione integrale M xDrive, con possibilità di prevalenza posteriore o modalità più sportive, aiuta a mantenere il controllo e a evitare sottosterzo o sovrasterzo indesiderato. In accelerazione da “mezzo gas” a pieno gas, la M5 rivela una linearità notevole: la spinta è immediata, il turbo entra senza esitazioni e la coppia elettrica aiuta nei rilanci.
RS6 tende spesso a regalare una sensazione più “pesante”, soprattutto nelle curve rapide, dove il suo baricentro e la massa si fanno sentire; tuttavia ha il vantaggio di grande stabilità in rettilineo, feeling rassicurante, ma meno vivace in rapidissime transizioni. L’E63 è elegante nella dinamica: sterzo preciso, feedback più diretto, sound coinvolgente, ma nel confronto con la M5 la differenza la fa l’ibrido che nella M5 “copre” meglio alcuni buchi di risposta ai bassi regimi, e consente di ottenere spunti che nelle versioni puramente termiche richiedono di tenere sempre il motore su giri alti.
Partenze full gas e accelerazioni
E qui arriva il momento cruciale: launching, accelerazioni forti, scatti 0-100, rilanci 30-150 etc.
La BMW M5 domina con il suo “jump” in partenza full gas: Launch Control efficace, grip curato, gestione del potere ben bilanciata grazie all’ibrido.
Lo 0-100 avviene in → ~3,5 secondi; nei nostri test, su strada extraurbana libera, la M5 raggiunge i 200 km/h in tempi da brivido e sprint fra curve (es. da 60 a 120) molto fulmineo.
La Audi RS6 Performance, pur con numeri vicini in termini di CV e coppia, nei test di rollio soffre un po’ a causa della massa superiore e delle inerzie; il vantaggio iniziale può esserci, grazie al boost termico/turbo, ma la M5 spesso recupera nella seconda metà dell’accelerazione.
L’E63 AMG S, con la sua voce, la risposta allo scarico e la prontezza, offre emozione pura in queste condizioni: rumorosa, reattiva, percepita come più “animale” quando si dà gas; ma rispetto alla M5 ibrida paga un po’ sotto i 3.000 rpm e necessita maggior sforzo per mantenere la prestazione, specie quando la temperatura cala e gli elementi si “stressano”.
Accelerazioni full gas, curve veloci e uso quotidiano: la nostra sfida integrale con le rivali
Chi prevale, secondo noi e in che contesto
Alla fine del confronto, non c’è un vincitore assoluto: tutto dipende da cosa si cerca. Ma qualche conclusione emerge chiaramente dalle nostre prove e dal confronto.
Se la priorità è emozione pura, sound, sensazioni forti, E63 AMG rimane un santo graal per chi ama il motore tradizionale, la risposta immediata, e non disdegna rumore e vibrazione.
Se si desidera qualcosa di molto pratico ma potentissimo, RS6 (soprattutto nella versione Performance) è ideale: grande spazialità, grande carico utile, un’immagine forte, prestazioni vicine e uno stile wagon che per molti è un plus.
La M5 offre probabilmente il miglior compromesso per chi vuole prestazioni estreme, ma anche una certa versatilità quotidiana: la modalità elettrica aiuta nei tragitti urbani, il comfort è superiore all’aspettativa per un’auto di questa potenza e la sofisticazione tecnica dell’ibrido la mette avanti in termini di efficienza sotto pressione.
Conclusioni
La nuova BMW M5 non è soltanto l’“ennesima” super-berlina: è la dichiarazione che anche nella fascia più alta dei V8 ad alte prestazioni si può e si deve evolvere.
Nel confronto diretto con Audi RS6 e Mercedes-AMG E63, emerge come quella che più di tutte cerca di bilanciare potenza, tecnologia, comfort e versatilità.
Se si vuole dominare il rettilineo, probabilmente E63 o RS6 possono concedere quel qualcosa in più (o almeno quel feeling differente); ma se si desidera un “tuttofare estremo”, capace di offrire accelerazioni da batticuore e allo stesso tempo discrezione urbana ed efficienza elettrica, la nuova M5 è forse la più vicina al ruolo di protagonista completo.