Vigilanza e sostenibilità, nuovo documento dei commercialisti - redigo.info

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Pubblicato dal Consiglio e della Fondazione nazionali della categoria dei commercialisti, il documento su vigilanza e sostenibilità del 16.10.2025 completa e integra le indicazioni fornite nella norma Q.3.8-bis delle Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate.

In stretta aderenza alla normativa, ai Principi e ai criteri applicativi declinati nella norma sopra richiamata, il testo si sofferma sull’attività esercitata dall’organo di controllo intorno all’adeguatezza:

– dell’assetto organizzativo;

– del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e, più specificamente,

– sui rapporti e gli scambi informativi tra l’organo di controllo e i comitati endoconsiliari preposti all’attuazione delle politiche in tema ESG.

L’importanza del revisore della sostenibilità

Particolare attenzione è prestata all’interazione e (doverosa) collaborazione con il revisore della sostenibilità e alla necessità di acquisire specifiche competenze in tema di sostenibilità correlate al settore di attività della società che saranno evidenziate nel processo di autovalutazione condotto in occasione dell’insediamento e poi, periodicamente, per verificare l’idoneità di componenti e l’adeguata composizione dell’organo nel suo complesso.

Nel modello tradizionale di governance, al collegio sindacale sono attribuite le funzioni di controllo e vigilanza – tra l’altro – su:

– osservanza della legge e dell’atto costitutivo;

– rispetto dei principi di corretta amministrazione;

– adeguatezza della struttura organizzativa e del sistema di controllo e di gestione dei rischi (SCIGR) e del sistema amministrativo-contabile;

– infine, affidabilità di quest’ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione.

La vigilanza del collegio sindacale sui temi di sostenibilità può essere articolata con riferimento ad alcuni ambiti principali, individuati nel documento, vale a dire: supervisione degli obblighi normativi; valutazione del sistema di controllo interno; monitoraggio della gestione dei rischi ESG; valutazione della governance aziendale sui temi di sostenibilità; trasparenza e comunicazione agli stakeholder.

Il corretto e diligente espletamento di questi compiti comporta la necessità che i sindaci siano adeguatamente formati su tematiche di sostenibilità e consapevoli delle proprie responsabilità in merito. Con l’aumento delle aspettative degli stakeholder e delle normative sui temi ESG, infatti, si renderà opportuno che il collegio sindacale non solo supervisioni la società su questi temi, ma valuti al suo interno anche la propria capacità di farlo in modo efficace.

Redazione redigo.info

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