L’Unione Europea, nell’ambito della proposta di Bilancio 2028-2034, sta valutando l’introduzione di una tariffa uniforme al peso sui Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) che annualmente non vengono raccolti in ciascuno Stato membro (2 euro per chilogrammo di RAEE non raccolto)

ASSIL,  tramite le  principali associazioni europee di settore (tra cui APPLiA, DIGITALEUROPE, EucoLight, LightingEurope, WEEE Forum e Orgalim), ha elaborato un documento congiunto per esprimere la netta contrarietà dell’industria a tale misura.

Le Criticità Evidenziate: Dati Incompleti e Impatto Economico

Le associazioni hanno sottolineato tre principali aree di preoccupazione:

  1. Dati Incompleti e Non Armonizzati: La misura fiscale si basa su dati Eurostat relativi ai RAEE non raccolti che sono ritenuti inattendibili e non uniformemente verificati tra gli Stati membri. L’assenza di una metodologia comune solleva seri dubbi sulla legittimità e l’equità applicativa della tariffa.
  2. Impatto Economico Gravoso: Le imprese del settore già finanziano integralmente la gestione dei RAEE tramite i sistemi di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR). Questo nuovo prelievo si tradurrebbe in un onere economico rilevante che rischierebbe di riflettersi direttamente sui prezzi al consumo (con un impatto stimato tra 9 e 58 euro pro capite) e di scoraggiare gli investimenti per l’innovazione nelle infrastrutture di raccolta e riciclo.
  3. Frammentazione Normativa: La tariffa introdurrebbe ulteriore complessità e oneri amministrativi, in netto contrasto con l’obiettivo dichiarato dell’UE di semplificare e armonizzare le normative ambientali e di reporting.

L’Azione di ASSIL e del Sistema Confindustria

  • L’8 ottobre si è tenuto un incontro con il CDC RAEE (Comitato di Coordinamento e Controllo) dove è stata espressa la forte contrarietà ed è stato consegnato il documento congiunto.
  • Il documento è stato prontamente inviato a CONFINDUSTRIA e, tramite il suo Direttore Politiche per l’Ambiente, l’Energia e la Mobilità, è giunto al MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), nella persona della Capo del Dipartimento per lo sviluppo sostenibile, Laura D’Aprile.

Il MASE ha espresso ufficialmente la sua contrarietà all’introduzione della tariffa in tutte le sedi e consessi comunitari, inclusa la DG GROW.

ASSIL continuerà a monitorare con la massima attenzione l’evoluzione del dossier a livello europeo, lavorando a stretto contatto con le istituzioni nazionali ed europee per scongiurare l’introduzione di un prelievo iniquo e controproducente per l’intera filiera.

Riferimenti: Proposta di bilancio europeo 2028-2034: https://commission.europa.eu/news-and-media/news/eu-budget-2028-2034-stronger-europe-2025-07-16_it