In provincia situazione a macchia di leopardo. Servono interventi regionali e nazionali urgenti per non lasciare soli i Comuni.
Si è svolto mercoledì 16 ottobre l’incontro richiesto dalle Segreterie provinciali dei Sindacati Pensionati SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL di Verona con l’assessora alle Politiche Sociali del Comune di Verona Luisa Ceni e con l’assessore al Bilancio Michele Bertucco per valutare le conseguenze della sentenza del Consiglio di Stato n. 7027/2025 del 12 agosto 2025 che ha annullato il regolamento comunale per l’erogazione di prestazioni economiche integrative di rette per i servizi residenziali per persone anziane non autosufficienti, imponendo il rispetto dei criteri fissati dal DPCM 159/2013 (Regolamento Isee).
Durante il confronto, l’Amministrazione comunale ha comunicato che è in corso di elaborazione un nuovo regolamento comunale, coerente con la normativa nazionale e con i più recenti orientamenti giurisprudenziali. I sindacati pensionati valutano positivamente l’impegno assunto dal Comune di Verona per aggiornare le proprie regole in coerenza con le norme di legge e per tutelare in modo più equo le persone anziane e le loro famiglie.
Sottolineando che nessun regolamento comunale può derogare alla normativa nazionale le organizzazioni sindacali hanno allo stesso tempo affermato che i Comuni non possono essere lasciati soli nell’affrontare una questione di questa portata, che comporta ingenti oneri finanziari per gli enti locali a seguito delle sentenze.
“Serve un’assunzione di responsabilità a tutti i livelli – spiegano SPI, FNP e UILP –. La Regione Veneto deve intervenire per garantire un adeguato sostegno economico ai Comuni e per fornire un chiarimento normativo uniforme, evitando interpretazioni difformi e incertezze applicative. Al tempo stesso è indispensabile che il Governo renda realmente operativa e finanziata la riforma nazionale sulla non autosufficienza, che oggi registra un preoccupante rallentamento”.
La sentenza del Consiglio di Stato e la situazione di Verona mettono infatti in evidenza un problema diffuso: in molti Comuni della provincia vengono applicati regolamenti analoghi a quello annullato, con criteri che non rispettano appieno la normativa vigente. Per questo motivo, nelle prossime ore SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL di Verona chiederanno un incontro al Presidente del Comitato dei Sindaci della Provincia di Verona, Flavio Massimo Pasini, per affrontare la questione in un’ottica provinciale, garantendo uniformità di trattamento e tutela dei diritti delle persone non autosufficienti su tutto il territorio scaligero.
“La non autosufficienza – concludono le tre sigle sindacali – non può essere affrontata Comune per Comune: serve una strategia complessiva, basata su criteri di giustizia sociale, solidarietà territoriale e un adeguato finanziamento pubblico. Gli anziani e le loro famiglie non possono più essere lasciati soli di fronte a costi insostenibili e a regolamenti difformi.”