Farsi conoscere su Instagram: strategie per aumentare la visibilità

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Con oltre 500 milioni di foto caricate ogni giorno, influenza soprattutto i giovani tra i 18 e i 29 anni…ma non solo!

Instagram è per molti versi lo strumento di brand identity per antonomasia. In qualche modo, molto di quello che facciamo ogni giorno per promuovere aziende, persone e realtà, è stato contagiato dagli usi, i costumi e le modalità esistenti su questa piattaforma social. Dopo un periodo di utilizzo intensivo, estensivo e, ammettiamolo, piuttosto sconsiderato, oggi sperimentiamo una sorta di ritorno alle origini: coltivare una community di follower autentici e coinvolti. Non si tratta più solo di raggiungere molte persone, ma di trasformare quel pubblico in una vera community capace di interagire con il brand e generare valore duraturo. Con oltre 27 milioni di utenti attivi in Italia e più di 2 miliardi nel mondo, questa piattaforma rimane senza dubbio il punto di partenza ideale per comunicare efficacemente con un pubblico giovane e dinamico. Farsi conoscere su Instagram, però, non è così facile. Soprattutto perché è già ampiamente presidiato da realtà che fanno un ottimo lavoro. Ma proprio da loro possiamo imparare alcuni trucchi per migliorare il nostro profilo.

Senza dimenticare, lo ribadiamo in apertura per chiarirlo in modo definitivo, che la semplice “corsa” al numero di follower è inutile. Qualcuno la definirebbe una vanity metric. Quello che conta davvero è la qualità del messaggio e la scelta dei canali giusti a fare davvero la differenza. La piattaforma aggiorna continuamente il suo algoritmo, per premiare l’autenticità e la qualità dei contenuti (mentre contenuti clickbait e interazioni superficiali vengono penalizzati) e valorizzare le interazioni reali e frequenti con i follower.

Ottimizzare il profilo Instagram: la base per la visibilità

Il primo passo per farsi conoscere su Instagram è ottimizzare il profilo. L’immagine del profilo deve essere chiara e riconoscibile: consigliata una foto del proprio volto ben illuminata per un personal brand, oppure un logo nitido per un’azienda. È opportuno caricare l’immagine ad almeno 320×320 pixel per assicurare una buona resa nel ritaglio circolare senza tagli indesiderati.

Anche il nome utente (@) va scelto con cura: deve essere semplice, facile da ricordare e, se possibile, coerente con gli altri canali digitali del brand per garantire uniformità. Ancora più rilevante ai fini della SEO interna di Instagram è il nome profilo (la riga in grassetto sotto la foto). Instagram, infatti, utilizza questo campo per indicizzare l’account nelle ricerche. Includere parole chiave pertinenti al proprio settore o professione, per esempio “Consulente Marketing Digitale” o “Fotografo Milano”, può migliorare la ricercabilità del profilo nelle ricerche interne.

La biografia di Instagram, pur limitata a 150 caratteri, è uno strumento prezioso. Ci permette di comunicare in sintesi chi siamo, cosa facciamo e il valore unico che offriamo. Usiamo parole chiave strategiche e una call to action chiara che invogli l’utente a interagire (ad esempio invitandolo a visitare il sito o a prendere contatto). L’uso mirato di qualche emoji può rendere il testo più leggibile e accattivante, pur mantenendo uno stile professionale. Importante: inseriamo un link esterno attivo nella bio per portare traffico verso il nostro sito o una landing page di approfondimento. Da aprile 2023, Instagram permette di aggiungere fino a 5 link cliccabili nel profilo. Sfruttiamoli per mostrare diversi aspetti del nostro business direttamente dalla pagina Instagram.

Da non trascurare sono le Storie in evidenza (Highlights), con cui possiamo mettere in risalto in modo permanente i contenuti più importanti suddividendoli per tema. Proviamo a creare copertine personalizzate e coerenti con la nostra brand identity. Daranno un tocco ordinato e professionale al profilo e aiuteranno a fare un’ottima prima impressione ai nuovi visitatori.

Creare contenuti visivi accattivanti e diversificati

Instagram premia chi pubblica contenuti visual di alta qualità, coerenti con l’identità visiva del brand. È fondamentale puntare su immagini e video nitidi, ben illuminati e dal design curato. Definiamo una palette di colori e uno stile visivo riconoscibile. Così aiuteremo il nostro brand a essere immediatamente identificabile mentre l’utente scorre il feed.

Oltre alle foto singole, è efficace alternare formati diversi per mantenere alta l’attenzione del pubblico. I post a carosello (sequenze di più immagini o grafiche che l’utente può scorrere) permettono di raccontare storie più approfondite, mostrare step-by-step o confronti “prima e dopo”. Grazie a questi strumenti possiamo aumentare il tempo di permanenza sul post, un segnale positivo per l’algoritmo. I video brevi, soprattutto i Reel, sono tuttora tra i contenuti più favoriti per raggiungere un pubblico più ampio grazie alla spinta dell’algoritmo. Con gli ultimi aggiornamenti, però, non ci si deve focalizzare solo sui Reel. Dal 2025, infatti, anche caroselli e persino post statici di qualità stanno ottenendo nuova visibilità organica, a patto che siano originali e davvero coinvolgenti. Le Storie quotidiane, con la loro natura temporanea, sono invece ideali per creare un contatto diretto e informale con la community. Usiamo li per mostrare il “dietro le quinte” e sfruttare sticker interattivi (sondaggi, quiz, domande) per stimolare piccole interazioni rapide e autentiche.

La regolarità di pubblicazione è un altro ingrediente chiave. Pianifichiamo un calendario editoriale e pubblichiamo con costanza, soprattutto nei momenti di maggiore attività del nostro pubblico. Possiamo individuare i momenti migliori tramite Instagram Insights o strumenti esterni. Pubblicare quando la nostra audience è più attiva massimizza la copertura e la probabilità di engagement.

Infine, incoraggiamo sempre l’interazione diretta con e tra i follower. Per esempio rispondiamo ai commenti in tempi brevi, poniamo domande nelle didascalie per invitare alla conversazione. Inoltre creiamo contenuti che spingano gli utenti a condividere le proprie opinioni o esperienze. Questo dialogo continuo alimenta il senso di community e invia all’algoritmo segnali di engagement preziosi, che possono tradursi in maggiore visibilità per i nostri post.

Uso strategico degli hashtag su Instagram

Gli hashtag restano uno strumento importante per ampliare la portata dei contenuti e farci scoprire da utenti nuovi ma in linea con il nostro target. Nel 2025, però, l’approccio è cambiato: invece di inserire decine di hashtag generici, conviene usarne pochi ma altamente mirati e pertinenti. Instagram ne permette fino a 30 per post, ma consiglia di utilizzarne 3-5 ben selezionati. Scegliamone pochi strettamente legati alla nicchia di riferimento, per ottenere i risultati migliori.

In generale, gli hashtag possono essere distinti in diverse categorie utili:

  • Hashtag di nicchia: parole chiave specifiche che descrivono il nostro settore, la nostra specializzazione o il contenuto del post (es. #cybersecuritytips per un’azienda di sicurezza informatica).
  • Hashtag branded: tag personalizzati con il nome del brand (o di una campagna) per aggregare i contenuti della nostra community e rafforzare la brand identity (es. #NomeAziendaCommunity).
  • Hashtag localizzati: indicano un’area geografica, se il nostro business opera su un territorio definito, e aiutano a intercettare un pubblico locale (es. #StartupMilano).
  • Hashtag di tendenza: legati a trend del momento o eventi specifici. Vanno usati con criterio e solo se davvero rilevanti per il nostro contenuto. Per esempio in occasione di una campagna o di una ricorrenza popolare nel settore.

La chiave è monitorare costantemente quali hashtag portano più visibilità e interazioni. Gli strumenti di analisi (Instagram Insights offre dati sulla copertura ottenuta dai vari hashtag, ma anche tool esterni, permettono di capire quali tag funzionano meglio per noi. In base ai risultati, aggiorniamo periodicamente la nostra lista di hashtag: eliminiamo quelli meno efficaci e sperimentiamo di nuovi più pertinenti. Ricordiamo che anche inserire parole chiave rilevanti nel testo della didascalia aiuta l’algoritmo a capire di cosa tratta il nostro post e ne migliora l’indicizzazione nella ricerca interna.

Analizzare i risultati per migliorare continuamente la strategia

Monitorare costantemente le performance del nostro Instagram è essenziale per capire cosa funziona davvero e dove intervenire. Gli Instagram Insights (disponibili per i profili Business o Creator) forniscono dati preziosi sulla crescita dei follower, la copertura (reach), le impression, l’engagement e le performance di ogni singolo post o storia. Per analisi più approfondite e report dettagliati, possiamo utilizzare piattaforme esterne come Metricool, Sprout Social o Hootsuite Analytics, che aiutano a visualizzare i trend nel tempo e a consolidare le metriche in comodi dashboard.

L’interpretazione di questi dati è la parte più importante. Non fermiamoci alle vanity metrics: cerchiamo di trarre insight azionabili. Ad esempio, se un video ottiene molte visualizzazioni ma pochissime interazioni (like, commenti o condivisioni), potrebbe significare che non era abbastanza coinvolgente o mirato per il pubblico che l’ha visto. Al contrario, un aumento costante di follower accompagnato da un alto tasso di engagement (mi piace, commenti, salvataggi, condivisioni) testimonia che la nostra strategia sta funzionando e che stiamo costruendo una community solida attorno al brand.

L’importanza dello studio

Analizziamo anche quali formati di contenuto funzionano meglio per noi (foto, video, caroselli, Reel) e se ci sono fasce orarie in cui i nostri follower sono più attivi e ricettivi. Gli Insights di Instagram mostrano i giorni e orari di maggiore attività: programmiamo i post in quei momenti per massimizzare l’impatto iniziale e sfruttare l’effetto volano dell’algoritmo (un contenuto che riceve molte interazioni subito dopo la pubblicazione verrà mostrato ancor di più).

Per farsi conoscere su Instagram bisogna lavorarci ogni giorno

Infine, adottiamo un approccio di miglioramento continuo. Sulla base dei dati, sperimentiamo varianti nella nostra strategia: proviamo nuovi tipi di contenuti (es. lanciare un Reel se finora abbiamo pubblicato solo immagini statiche, o viceversa), modifichiamo il tono delle caption, oppure diversifichiamo la frequenza di pubblicazione. Osserviamo i risultati e adattiamo di conseguenza. Nel mondo digitale nulla è statico: mantenere una mentalità flessibile e data-driven ci permetterà di crescere costantemente e di reagire prontamente ai cambiamenti dell’algoritmo o dei trend di mercato.

Riassumendo, per farsi conoscere su Instagram è necessario:

  • Ottimizzare il profilo – Foto chiara e professionale, nome utente e nome profilo con le keyword giuste, bio efficace con CTA e link, e highlights curate.
  • Creare contenuti di qualità e vari – Immagini e video ben fatti, stile visivo riconoscibile, mix di post singoli, caroselli, Reel e Storie per mantenere alto l’interesse.
  • Utilizzare hashtag mirati – Pochi hashtag rilevanti e specifici per la nicchia, evitando quelli troppo generici; monitorarne la resa e aggiornare la strategia di conseguenza.
  • Interagire con la community – Rispondere a commenti e messaggi, porre domande nelle didascalie e usare sticker interattivi nelle Storie per stimolare conversazioni e coinvolgimento autentico.
  • Analizzare i dati e adattare la strategia – Tenere d’occhio le metriche chiave (follower, reach, engagement, etc.), identificare i contenuti vincenti o da migliorare, e ottimizzare continuamente il piano in base a ciò che dicono i dati.

La crescita su Instagram è frutto di coerenza, qualità e metodo, oltre alla capacità di restare sempre aggiornati sulle novità della piattaforma. Con questo approccio strategico, Instagram può diventare un potentissimo strumento di branding e comunicazione, capace di portare risultati concreti e duraturi al business.

Trasformare Instagram in uno strumento di engagement

Competition srl è un’agenzia di comunicazione digitale con oltre 30 anni di esperienza nel mercato ICT, specializzata nell’affiancare le aziende del settore IT nella loro strategia di marketing. Il nostro supporto copre tutte le fasi: dalla definizione degli obiettivi e l’analisi del target, alla scelta dei canali più adatti e all’ottimizzazione dei profili social, fino alla creazione di contenuti e alla gestione operativa quotidiana. Grazie alla profonda conoscenza del mercato e alle competenze multidisciplinari del suo team, Competition srl aiuta il tuo brand a sfruttare al massimo Instagram (integrandolo in modo sinergico con gli altri asset digitali) per costruire una presenza online efficace e orientata ai risultati.

Recapiti
Massimiliano Monti